Con questo originalissimo post che “esce” proprio nel bel mezzo
della notte di Natale si conclude un anno, il 2017, indiscutibilmente unico!
Un anno pieno…. fino all’orlo di eventi, storie, pezzettini di vita, emozioni…..”situazioni”.
Dodici mesi che passeranno alla storia per tantissimi motivi e
che, come già detto, per me rappresentano l’anno ZERO.
Un anno di cui mancano ancora dei frammenti da raccontare……di sport, ma non solo!
Riguardo il “pallone”, beh diciamo che nel 2017 è proprio andato a rotoli….anzi è…rotolato lentamente…finendo ad un passo dal dubbio amletico…
E’ più profonda la delusione per la sconfitta (l’ennesima) della Juventus nell’ormai archiviata finale di Champions contro il Real o quella più “fresca” per la mancata qualificazione dell’Italia al prossimo mondiale di calcio?
Bella domanda!
Nel provare a rispondere direi che ….la notte successiva alle due partite più “dolorose” del 2017 ho dormito poco, quasi niente e non per colpa di Samuele.
Molta rabbia per entrambe le disfatte, delusione per aver perso, per aver visto festeggiare gli avversari.
Grandissima difficoltà nel dover accettare l’amara realtà della sconfitta.
Insopportabile malessere nel riguardare in TV quel tiro di Cardiff finito in rete quasi telecomandato dopo una deviazione assurda e quello di Solna, anch’esso deviato nella sua dannatissima traiettoria e beffardamente destinato alla stessa sorte…ossia di finire alle spalle del grande Gigi.
D ue diverse maglie (bianconera e azzurra), due punteggi
differenti, due diverse competizioni…..ma esattamente stesso stato d’animo: un
grande vuoto!
Ma se la sconfitta in Champions della “mia” Juve evoca ricordi
descrivibili con parole quali “maledizione” e “sortilegio” tre le quali
collocare un percorso non privo di gioie (tranne in finale)…l’eliminazione
della “nostra” squadra azzurra dal mondiale fa rima solo e soltanto con la
parola “fallimento”
E’ vero, trattasi di calcio, di sport…

Ma se quelle maglie te le senti addosso come la pelle, ti batte il cuore quando ascolti l’inno e hai la pelle d’oca nel vedere sventolare I bandieroni a strisce o tricolori….beh io, con le dovute misure, rivendico il sacrosanto diritto a sentirsi incavolati, arrabbiati di brutto, infastiditi da morire quando si perde.
Del resto, non l’ho mica tirati io fuori termini del tipo “Apocalisse”, “Catastrofe” e tutti I sinonimi di ciò che dovrebbe succedere a partire da quando abbiamo iniziato a digerire il disgustoso boccone somministratoci dagli svedesi!
C’è quindi più di un motivo per incavolarsi, contrariarsi e…soffrire!
Che faremo la prossima estate, senza l’azzurro ai mondiali?
Meglio non pensarci e chiedere fortemente ai padroni del calcio che da queste “ceneri” possa partire lo spunto per un rilancio che ci riporti nuovamente al livello che ci compete.
Cambio, moltiplica, catena, sella, telaio, pedale, sterzo,
raggi, cerchi, palmer, copertoncino….tacche, carbonio …e chi più ne ha più ne
metta.
La bicicletta racconta di …fughe, volate, kilometri in solitudine,
in gruppo, in scia, a ruota, a ventaglio…a tirare, inseguire, menare…
C’è spazio per festa, gioia, urla, entusiasmo, magia, profumi, bellezza, maglie colori…rosa, verde, azzurra, gialla, a pois. …
Nella “palla delle parole” nessuno sport ne colleziona così tante…e tante ne mancherebbero ancora….con la volontaria esclusione …della “chimica”
Noi che siamo corridori e al tempo stesso meccanici, massaggiatori e accompagnatori..di noi stessi
Nell’anno ZERO c’è sicuramente meno tempo per allenarsi ma, per fortuna, molta più voglia di non mollare.
Guai ad adagiarsi sugli “allori”….che non ho.
E quindi l’iscrizione alle gare (poche ovviamente quest’anno)
diventa una sorta di “contratto”.
Partenza in stile “Gran Premio”….senza pit-stop e con “assetto bagnato” (mantellina cerata…traspirante)
Pioggia continua, a tratti intensa e più che mai sgradita! Beffarda nel concedere una tregua proprio nei momenti finali della "mezza".
Sereno e con un caldo sole all’accoglienza ….ma tante nuvole ancora lontane che sembrano già d’accordo con il colonnello e I suoi messaggi.
Si programma il finale di stagione (magari col “botto”) e l’inizio delle campestri con tante altre variabili da considerare nello scorrere il calendario…. e che hanno ovviamente a che fare con un bimbo di nome Samuele.
E’ Natale.
La vita frenetica di questi ultimi giorni dell’anno, le code kilometriche per tornare a casa dal lavoro, l’ ansia da “cenone”, “pranzone”….”regalino” o “regalone” portano a fondo scala la lancetta dello stress.
Io mi rifugio nella tradizione di un Natale in famiglia, con un blitz lampo in Sicilia per un evento importantissimo.
110 volte Grande ..sorella neo Dott.sa Gabry.
Gli sforzi di anni coronati da una soddisfazione immensa.... … che farà da prefazione ad un libro di successi ...tutto da scrivere!!!
Per il resto saranno feste da vivere in casa…per la prima volta in assoluto con il nostro bimbo!

Auguro a tutti…..”Merry Christmas and Happy New Year”…..sempre in gamba, sempre in fuga, sempre in sella….sempre in famiglia.....e sempre…alla GRANDE.
Un anno di cui mancano ancora dei frammenti da raccontare……di sport, ma non solo!
Riguardo il “pallone”, beh diciamo che nel 2017 è proprio andato a rotoli….anzi è…rotolato lentamente…finendo ad un passo dal dubbio amletico…
E’ più profonda la delusione per la sconfitta (l’ennesima) della Juventus nell’ormai archiviata finale di Champions contro il Real o quella più “fresca” per la mancata qualificazione dell’Italia al prossimo mondiale di calcio?
Bella domanda!
Nel provare a rispondere direi che ….la notte successiva alle due partite più “dolorose” del 2017 ho dormito poco, quasi niente e non per colpa di Samuele.
Molta rabbia per entrambe le disfatte, delusione per aver perso, per aver visto festeggiare gli avversari.
Grandissima difficoltà nel dover accettare l’amara realtà della sconfitta.
Insopportabile malessere nel riguardare in TV quel tiro di Cardiff finito in rete quasi telecomandato dopo una deviazione assurda e quello di Solna, anch’esso deviato nella sua dannatissima traiettoria e beffardamente destinato alla stessa sorte…ossia di finire alle spalle del grande Gigi.
E’ vero, trattasi di calcio, di sport…

Esistono cose peggiori nella vita e la sconfitta è uno dei due
possibili risultati finali.
Ma se quelle maglie te le senti addosso come la pelle, ti batte il cuore quando ascolti l’inno e hai la pelle d’oca nel vedere sventolare I bandieroni a strisce o tricolori….beh io, con le dovute misure, rivendico il sacrosanto diritto a sentirsi incavolati, arrabbiati di brutto, infastiditi da morire quando si perde.
Rivendico la facoltà di sentirsi delusi e contrariati in tali
circostanze.
Arrogo la libertà nel poter moralmente soffrire e lamentarsi per
tali “schiaffi”
Del resto, non l’ho mica tirati io fuori termini del tipo “Apocalisse”, “Catastrofe” e tutti I sinonimi di ciò che dovrebbe succedere a partire da quando abbiamo iniziato a digerire il disgustoso boccone somministratoci dagli svedesi!
E poi, quando circa 10 anni fa eravamo sul tetto del mondo con
la nostra Nazionale a sollevare la coppa tutta d’oro…..chi è che non ha gioito
ed esultato anche solo per una sera, ricavandone benefici a livello di
endorfine…per non dire goduria pazzesca?
Tra l’altro ricordo che si parlò addirittura di una crescita del PIL a seguito di quel trionfo.
Oggi dunque immagino facilmente una ricaduta negativa anche dal lato economico per l’azienda Italia in seguito alla …”catastrofe”
Tra l’altro ricordo che si parlò addirittura di una crescita del PIL a seguito di quel trionfo.
Oggi dunque immagino facilmente una ricaduta negativa anche dal lato economico per l’azienda Italia in seguito alla …”catastrofe”
C’è quindi più di un motivo per incavolarsi, contrariarsi e…soffrire!
Che faremo la prossima estate, senza l’azzurro ai mondiali?
Meglio non pensarci e chiedere fortemente ai padroni del calcio che da queste “ceneri” possa partire lo spunto per un rilancio che ci riporti nuovamente al livello che ci compete.
Viva l’Italia!!!
La bicicletta è la “macchina” più spettacolare che esista ed il ciclismo la sua più maestosa rappresentazione!
E nel ciclismo c’è tutto.La bicicletta è la “macchina” più spettacolare che esista ed il ciclismo la sua più maestosa rappresentazione!
Meccanica, forza, grazia, tecnica, tattica, strategia,
sofferenza
E ancora….gambe, muscoli, cuore, testa, grinta, calma, pazienza,
fondo, scatto…
E poi salita, pianura, discesa, freddo, caldo, vento, pioggia,
sole…montagna, mare, collina..
Per non parlare di asfalto, sterrato, pavè, strettoie, paesaggi,
foreste, boschi, piste
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Di corsa....a Firenze nel circuito mondiale 2013 sulla collinetta per Fiesole |
C’è spazio per festa, gioia, urla, entusiasmo, magia, profumi, bellezza, maglie colori…rosa, verde, azzurra, gialla, a pois. …
E quindi…stile, eleganza, classe, ma anche vita , storia,
geografia, tradizioni, cultura, molteplicità, diversità.
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A Saronno .....al primo kilometro della Tre Valli Varesine 2017 |
Il ciclismo è poesia, romanticismo, musica, ….e sa essere un po’
“bandito” e un po’ “campione”…..ricordandoci che “è bello pedalare se…c’è da
sudare”…..e che “macinando kilometri di strada”…chiunque ti direbbe “l’hai
voluta tu la bicicletta, pedala, più in fretta, pedala!”
Nella “palla delle parole” nessuno sport ne colleziona così tante…e tante ne mancherebbero ancora….con la volontaria esclusione …della “chimica”
Il ciclismo! Lo sport più bello che esista.
Noi che siamo corridori e al tempo stesso meccanici, massaggiatori e accompagnatori..di noi stessi
Noi che se ci ritroviamo in gruppo….altro che maglia rosa!
Noi che se foriamo…. piedi a terra e vai di cambio copertone,
altro che ammiraglia!
Noi che il Ghisallo…lato Bellaggio…col “nostro passo”…non ci fa
paura!
Noi che teniamo la bici coperta da un lenzuolo, appesa dal
telaio, pulita, curata e custodita come un gioiello
Noi che la mattina,…sveglia, caffè, pane, marmellata ….e via in
sella.
Noi che se c’è il tappone dolomitico in TV…..scusate “do not
disturb”
Noi che se passa il Giro, caschi il mondo…diciamo ”Presente!!!”
Noi che la Tre Valli Veresine…si va senza titubanze
Noi…che tifiamo per Vincenzino Nibali…lo squalo di Messina!
Noi che il Ciclismo…..è veramente lo sport più bello che esista.
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Alla Tre Valli Varesine con Samuele |
Nell’anno ZERO c’è sicuramente meno tempo per allenarsi ma, per fortuna, molta più voglia di non mollare.
Guai ad adagiarsi sugli “allori”….che non ho.
Un “patto di sangue” con il sacrificio, un tacito accordo con
l’allenamento.
Della serie …una volta iscritto non si può “saltare” e se non si
può saltare allora si gareggia!!
Ergo….serve una forma almeno dignitosa…e per averla…mi affido al
“patto” di cui sopra….
Varcata la soglia dei 45 anni le parole chiave sono: Continuità
e Qualità.
Termini bellissimi e validi sempre, ma che nel mio caso si traducono in: “va bene anche poco ma l’importante è che sia buono!”
Parlando di running, vi racconto della giornata nefasta a Monza in una domenica mattina di fine estate con Giove pluvio a “battezzare” tutti noi runner lungo la pista cara alle auto!
Termini bellissimi e validi sempre, ma che nel mio caso si traducono in: “va bene anche poco ma l’importante è che sia buono!”
Parlando di running, vi racconto della giornata nefasta a Monza in una domenica mattina di fine estate con Giove pluvio a “battezzare” tutti noi runner lungo la pista cara alle auto!
Partenza in stile “Gran Premio”….senza pit-stop e con “assetto bagnato” (mantellina cerata…traspirante)
Pioggia continua, a tratti intensa e più che mai sgradita! Beffarda nel concedere una tregua proprio nei momenti finali della "mezza".
Un odissea il ritorno al parcheggio raggiunto sempre di
corsa…per mettersi addosso qualcosa di asciutto…e confortevole!
Ventuno kilometri di gara più due di riscaldamento
(parcheggio-partenza) e due di defaticamento (arrivo-parcheggio)…per un totale
di venticinque.
Da mettere in bacheca come la prima “mezza da papà” con un tempo
real time di 1h38m niente male; una bella medaglia da finisher…e l’altro gift che sembra
quasi un “benefit” offerto dall’organizzazione: in tema con il meteo…un telo di
spugna…griffato!!!
Migrando sul triathlon, per la gara di Salò cosi come per quella
di Monza, il programma iniziale prevedeva la “spedizione di gruppo” con tifosi
al seguito…per la prima volta in versione family extended.
A Monza sappiamo come è andata…. Previsioni pressochè categoriche e azzeccatissime…a cancellare
il programma desiderato e…spedirmi in solitario verso la gara.
A Salò….nell’ultima settimana prima del via….un escalation ondulatoria tra ”variabile”, poi “sereno al mattino”, poi “nuvoloso”, poi “temporali al mattino”, poi di nuovo “variabile”….
A Monza sappiamo come è andata….
A Salò….nell’ultima settimana prima del via….un escalation ondulatoria tra ”variabile”, poi “sereno al mattino”, poi “nuvoloso”, poi “temporali al mattino”, poi di nuovo “variabile”….
Per cui…di fronte all’incertezza con 150Km da fare in macchina e
con tutti I preparativi che ormai conoscete….si è deciso che era meglio
cancellare (o meglio modificare) il programma.
Ed eccoci nuovamente in fuga solitaria verso la città lacustre del bresciano famosa per il famoso tentativo di riscatto del Duce e dei suoi tanti seguaci…
Ed eccoci nuovamente in fuga solitaria verso la città lacustre del bresciano famosa per il famoso tentativo di riscatto del Duce e dei suoi tanti seguaci…
Sereno e con un caldo sole all’accoglienza ….ma tante nuvole ancora lontane che sembrano già d’accordo con il colonnello e I suoi messaggi.
Pensiero: “partiremo col sole….ma prima o poi….”
Dopo un anno, finalmente, l’odore gommoso della muta torna
protagonista.
Assieme al body e a tutto il kit da “(im)perfetto”
triathleta….che non molla mai.
Poco nuoto quest’anno in allenamento! Giusto quello che serve
per gestire gli “unici” 750 metri di gara del 2017.
Una frazione tutto sommato …standard nuotata in facilità ma
evitando la sempre spiacevole situazione di “attraccare” per ultimo prima del
T1.
Per il futuro, mi toccherà di migliorare…ma ancora oggi c’è un
gruppetto di “colleghi” che in acqua vanno peggio di me!
Per fortuna che il T1 si svolge sotto il sole…a rendere tiepido
il cambio più critico e impegnativo della gara.
I suddetti nuvoloni sono molto più vicini…..ma il tempo ancora
regge.
In bici è dura con un bel pò di salita…già subito.
Mi aiuta il 34x23 che una volta era un rapporto che nemmeno
esisteva se non nelle mountain bike.
Oggi, lo montano tutti…e parecchi lo utilizzano.
La differenza tanto….la fa la gamba.
Insomma…si può andare forte anche col 34x23 se riesci a spingere
e a far rullare I pedali …alla Froome!
Nelle vallate del bresciano si alternano raggi di sole e momenti
via via più lunghi di grigio…anche perchè le nuvole si ingrossano.
Al T2 si arriva che pioviggina….ma ormai è fatta.
Le gambe ci mettono un pò più del dovuto a rispondere presente
all’appello… della corsa.
Difatti inizio a correre come so quando ormai, dei 5Km previsti,
ne mancano “solo” …2.
Piove! A tratti anche in modo fastidioso.
All’arrivo sotto il gonfiabile la pioggia si cessa quasi per
magia.
Un regalo ben gradito che mi fa godere gli attimi
indimenticabili dopo il finish senza dover scappare sotto I tendoni.
Quei pochi minuti successivi al taglio del traguardo, quando si
può ancora restare li nei paraggi dello striscione sono qualcosa di unico.
Si pensa alla fatica, al fatto di aver comunque terminato
un’altra gara a prescindere dal tempo finale.
Al proprio corpo e agli sforzi che ha fatto per completare il
tutto.
Alla mente che ha gestito momenti e situazioni diverse.
C’è sempre da ringraziare qualcuno!
Dire grazie perché non è poi così scontato che quella linea
d’arrivo la si varchi sempre.
La delusione per non essere andati come si voleva, così come la
soddisfazione per aver fatto un gran tempone….non dovrebbero mai superare la
gioia vera di essere comunque arrivati in fondo!
E' arrivato il freddo.
La bici è “in letargo” per almeno un mese e mezzo.
Ecco arrivate le feste di fine anno in cui ci si affida alla
corsa come unica “dea salvatrice” e “riparatrice” dalla minaccia delle calorie…La bici è “in letargo” per almeno un mese e mezzo.
Si programma il finale di stagione (magari col “botto”) e l’inizio delle campestri con tante altre variabili da considerare nello scorrere il calendario…. e che hanno ovviamente a che fare con un bimbo di nome Samuele.
E’ Natale.
La vita frenetica di questi ultimi giorni dell’anno, le code kilometriche per tornare a casa dal lavoro, l’ ansia da “cenone”, “pranzone”….”regalino” o “regalone” portano a fondo scala la lancetta dello stress.
Io mi rifugio nella tradizione di un Natale in famiglia, con un blitz lampo in Sicilia per un evento importantissimo.
110 volte Grande ..sorella neo Dott.sa Gabry.
Gli sforzi di anni coronati da una soddisfazione immensa.... … che farà da prefazione ad un libro di successi ...tutto da scrivere!!!
Per il resto saranno feste da vivere in casa…per la prima volta in assoluto con il nostro bimbo!

Auguro a tutti…..”Merry Christmas and Happy New Year”…..sempre in gamba, sempre in fuga, sempre in sella….sempre in famiglia.....e sempre…alla GRANDE.
AUGURI!!!!
Arrivederci nel 2018...per un altro anno...di corsa, bici.....emozioni e nuovi post....
Arrivederci nel 2018...per un altro anno...di corsa, bici.....emozioni e nuovi post....