Le prealpi
comasche del triangolo lariano, a ridosso del lago a froma di Y rovesciata,
identificano un territorio famosissimo per tutti gli appasionati di ciclismo
della Lombardia e non.
La toponomastica
battezza questi posti col nome di Valassina (dopo 13 anni di lombardia…sono
preparato a riguardo!!!)
Strade dove la
bicicletta fa da protagonista!
Non certamente
per una passeggiatina rilassante o di piacere…o come veicolo per andare a
comprare il pane o il giornale.
La pianura non
fa parte del vocabolario di questi
luoghi dove le vie scorrono quasi sempre ondulate e contraddistinte da numeri
che in percentuale si traducono in pendenze e dislivelli.
La bicicletta,
da queste parti, è lo sport!
Il colle
del Ghisallo è un “must”. Uno di quei punti interni al triangolo, per fortuna non sparuti,
domenicalmente invasi da carovane di ciclisti di tutte le età, preparazione e
livello che a centinaia si riversano per le strade in sella.
Una moltitudine
di persone, di storie, di bici, di colori, di fatiche.
Un unico punto
in comune: la passione.
Il colle
Ghisallo significa “salita”…..anzi..”vera salita” e non è un caso che la cima,
come spesso accade, è anche un luogo religioso.
La Madonna
del Ghisallo….appunto!
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fotografia..."selfie" che lascia immaginare..la "trama" di questo post.... |
Colei che protegge
tutti i ciclisti, la Santa Patrona delle due ruote, la Signora che
dall’alto assite benevola le fatiche di chi pedala attarversando I tornanti
snocciolati in silenzio…quasi come si scorrono fra le dita, tra le Ave
Maria, le perline di un Rosario.
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Uno scorcio di Bellagio.... |
Bellagio è la perla del Lago di Como.
Forse la
località lacustre più bella e caratteristica del mondo.
Gli amaricani se ne sono innamorati a tal punto da….crearsene una copia a forma di Resort e Casinò.
Gli amaricani se ne sono innamorati a tal punto da….crearsene una copia a forma di Resort e Casinò.
La “vera”
Bellagio è una bomboniera; un gioiello incastonato proprio all’incrocio fra I
due rami del lago dove stradine e viuzze si intersecano tra di loro regalando
degli scorci davanti ai quali si resta veramente a bocca aperta.
La strada,
sempre in salita, che dal Bellagio si arrampica lungo il versante nord del
colle, fino al monte San Primo (vetta a quota 1600 metri) e che poi scende
per pochi kilometri verso Magreglio (proprio davanti la
Chiesetta dedicata alla Madonnina) percorre quasi interamente
l’itinerario che I ciclisti chiamano “Super Ghisallo”.
"Super"...per
distinguerlo da quello "normal" che da sud ”taglia” per Magreglio su un versante del colle in
ascesa abbastanza pedalabile attraverso Asso, Canzo e Barni.
Insomma, il
Super-Ghisallo con passaggio da S. Primo significa quasi 15Km di salita continua,
con 900metri di dislivello, pendenza media del 6% con picchi anche del 14%.
Insomma…..una
salita….come dicevo all’inizio ..”vera”!
Salita degna di
un Triathlon
Sprint cui è stato dato, non a caso, l’appellativo “Hard” e la cui frazione bike si
snoda lungo il Super Ghisallo.
L’estate ha già
girato la boa…..con tanti episodi sportivi e non a scandirla.
Un’estate
meteorogicamente calda….ma intramezzata da diverse “bombe d’acqua” che hanno
impetuosamente “sconquassato” il tempo.
Quasi come la “bomba”
di mercato” che da presunta “fake new” è diventata poi ….”non è vero ma
ci credo”, poi trasfrormatasi in “possibiltà”…per concludersi in “Tutto
Vero”…..CR7 alla Juve!!!
Da chiacchera
sotto l’ombrellone a colpo del secolo….insomma!
Operazione più
da “Wall Street Journal” che da “Gazzetta dello Sport” su cui, dicono,
ci sia lo zampino (forse l’ultimo) del povero Marchionne.
Un estate
mondiale!!
Purtroppo visto
con poco trasporto e amaramente in TV senza le piacevoli note dell’inno di
Mameli.
Mondiale che
che si è poi concluso con l’eco della marsigliese!
I nostri cugini
d’oltralpe….i galletti di Francia che con un CT nato e cresciuto
calcisticamente dalle nostre parti….e con un metodo di gioco molto “italiano”
hanno vinto la Coppa del Mondo.
Un’estate in
cui ho ripreso le sgambate ciclistiche lungo I colli della Brianza…..con
scollinamenti al Colle e a Montevecchia proprio in preparazione
alla gara del Ghisallo (già fatta...e narrata in questo post) e della Gran Fondo di Milano (che ho in programma a
settembre).
Pedalate in
solitaria al mattino presto…..per sfruttare al meglio il tempo a
disposizione……conservando comunque una “buona gamba” per le uscite in bici
familiari.
Il tutto
durante il Tour de France….che ci ha regalato tante emozioni ma anche
delusione e amarezza per l’assurda caduta di Vincenzo…tirato giù da un
deficiente lungo la salita dell’Alpe d’Huez! Incredibile.
Doversi
ritirare con una vertebra rotta con il mondiale di Insbruck a rischio per colpa
della stupidaggine.
Samuele ama
andare in bici e adora il ciclismo in TV…..
Come si dice…”è
figlio di suo padre”.
Mangerà "pane e sport" pure lui in quanto Depasquale?
L'inizio non sembra male a giudicare da come sfoglia la Gazzetta.....
Mangerà "pane e sport" pure lui in quanto Depasquale?
L'inizio non sembra male a giudicare da come sfoglia la Gazzetta.....
Ogni volta che
vede la bicicletta, dal vivo, in negozio o nelle gare in TV inizia ad esaltarsi
di gioia pronunciando frasi non ancora comprensibili…ma che rendono l’idea.
Ma non disdegna qualche "calcetto" nei prati verdi.......
Tiri non ancora potentissimi....ma che già ci costringono a dover rincorrere la palla (gioco preferito!!!) a destra e a sinistra....
Bellagio,
Magreglio…il Ghisallo.
Luoghi
bellissimi ma non ancora adatti ad una gita sportiva fuori porta con famiglia
al seguito.
E quindi…all’
“Hard Sprint Triathlon” del Ghisallo, svoltosi il 5 Agosto, ci sono
andato in solitaria!
Tra l’altro
c’era pure la complicazione di un T1 …distaccato dal T2 per cui sarebbe stato
improponibile gestire questa logistica.
Girando per
Bellagio (zona partenza e T1) in bici per le rinomate viuzze...immerso nella
folla soprattutto straniera, si capisce il perchè sia un luogo che in molti ci
invidiano…anche oltre oceano.
Ma c’è poco
tempo per gustarselo….ci aspetta la preparazione T1, il
briefing e il bagnetto nelle calde acque del lago. Muta vietata…tanto per
rendere l’idea!
Si nuota un
pò…in agitazione e non solo per le onde.
L’andata scorre
tranquilla per via della corrente a favore.
Il ritorno è
più agevole ma solo visivamene in quanto parallelo alla spiaggia che serve da
punto di riferimento sulla mia destra che è anche il mio unico lato “di
respiro”. Prima o poi imparerò a respirare anche dal lato opposto.

Ma in realtà
non è proprio così perchè, inforcata la bici, dal primo metro dopo la linea
regolamentare, la strada sale senza soste costringendomi a rilanciare l’azione
alzandomi sui pedali e …chiaramente utilizzando le braccia.
Il Ghisallo,
nella versione super, lo rifarò sicuramente.
Probabilmente
l’anno prossimo, magari riprovando la stessa gara e sapendo già quello che mi
aspetta.
Lo rifarò
perchè, nella sua durezza e attraverso la sofferenza dei kilometri che non
passano mai, ho lasciato sulla strada la sensazione di aver potuto fare di più.
La salita è
l’essenza del ciclismo….ma di questo ne abbiamo parlato
qualche post fa…per cui non mi ripeto.
Per la prima
volta in “carriera” ho però provato l’ ”ebbrezza” di pedalare tra i duri tornanti
in salita…in mezzo alla gente che assisteva alla gara e che non risparmiava
incitamenti e applausi.
Semplicemente
fantastico.
Incredibile
come, immerso nella fatica, con la strada che fa di tutto per farmi tornare
indietro, sotto un sole cocente, grondando di sudore…..succede che la mente, al
posto di chiudersi, inizia a elaborare sensazioni positive di voglia e
determinazione
Merito anche di
quegli applausi.
Finalmente…..si
arriva a Magreglio….proprio davanti il Santuario della Madonna…protettrice dei
ciclisti.
La corsa a
piedi è tutt’altro che piatta poichè vale
anche per il podista il concetto della assenza del vocabolo “pianura”.
Il sole è alto,
caldo e diretto.
Seppur vicini
ai 1000 metri di altezza, la giornata è veramente agostana in tutto e per
tutto…e tra l’altro si sono fatte le 2 e mezza del pomeriggio!!!
Ma a piedi….5Km,
seppur preceduti da un bel pò di fatica, non rappresentano un ostacolo
insormontabile. Basta gestirsi aspettando che si sciolgano le gambe.
Non leggeranno
mai questo post, ma ringrazio di cuore quelle due carinissime signore che ci
“offrivano” delle provvidenziali docce fresche lungo I due giri del percorso.
Un aiuto non previsto, ma graditissimo.
La gara finisce
nel rettilineo creato nella piazza centrale con la chiesetta del Ghisallo a
fare da sfondo.
E come tutti
gli istanti poco dopo la fine…a pochi metri dal traguardo mi ritrovo inondato
da sensazioni di ogni tipo tra le quali c’è pure quella che mi interroga
sussurrando…anche sfacciatamente: “è tutto quì?”
Si, per oggi è
tutto quì!!!
La famiglia
aspetta, magari anche di sapere come è andata, se sono sopravvissuto…di avere con qualche dettaglio…i racconti, le foto.
Ci sarebbe il pasta
party….ma chi ce la fa a ingurgitare spaghetti aglio e olio alle 3
passate del pomeriggio?
Ne vedo tanti
con piatto e forchetta in mano…a dire il vero!
Ma io ho
un’altro obiettivo adesso.
Ritirare la
bici, montarla nel supporto auto e iniziare la “quarta frazione” del triathlon:
il ritorno a casa!
Impossibile
comunque non fare una velocissima capatina di pochi minuti nel
Santuario
della Madonna.

Biciclette appartenute
a fuoriclasse del pedale che hanno vinto le gare più importanti, ricordi di
ogni tipo dedicati ai campioni più amati e che purtroppo ci hanno lasciato in
circostanze drammatiche. Pantani, Casartelli, Scarponi…..
Pochi metri
quadri densi di ciclismo dove si respira più grasso di catena che cera di
candele.

Ma anche per
pedalare verso altre cime…religiose.
Madonna del
Tindari…..Madonna della Neve….aspettatemi!!!
Buone ferie
e….arrivederci a settembre!