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Prima che il gallo canti!!!!
Mi sveglio sempre presto la mattina….
Mi sveglio all’alba per andare a lavoro e a volte anche
prima quando, specialmente d’estate, mi alleno sfruttando la frescura del
neonato giorno per poi iniziare la giornata in ufficio.
Mi alzo presto nel week end perché, finite le mie fatiche
sportive, mi piace rientrare a casa in tempo per la colazione di famiglia
In genere sono mattutino anche quando sto a casa a lavorare
in smart-working e nei giorni in cui faccio riposare muscoli e tendini.
Quando mio figlio spalanca gli occhi quasi mai trova a letto
anche me…..e Samuele, per tanti motivi, non è uno che fa le ore grandi.
E dire che non sono mai stato un’allodola da ragazzo……lo sono diventato maturando.
Il lavoro (tanto), lo sport (fate voi!!!) , la famiglia, la
casa, il meraviglioso compito di essere papà di un “ragazzino” di quasi 6 anni,
continuano a riempire di ore quel meraviglioso “contenitore” chiamato giorno in
maniera….non indifferente!
Il tutto fa a pugni con la stanchezza della sera, quando a
fatica si riesce a leggere o guardare qualcosa di interessante in TV per
restare aggiornati un po' su tutto….
Non voglio apparire come il super impegnato di turno, ma vi
garantisco che di tempo libero “utile” ce n’è veramente poco o niente…..anche a
cercarlo, oltre che tra i canti di galli e allodole, nello scuro tra gufi e
pipistrelli.
Di sicuro non ho esperienza di cosa sia la noia.
Questo “dono” lo devo principalmente a mia mamma per quello che è uno dei
risultati più importanti dell’educazione che ho ricevuto….frutto di tanti
insegnamenti ed esempi che potrebbero riempire un nuovo post di questo blog!!
Ma quando lo scrivo???
Già è un’impresa trovare il tempo per quello sportivo…che manca ormai da
parecchio!!!
Siate positivi!!!!!
Dopo l’estate….mi son piazzato in modalità “attendere prego”
nella speranza quasi rassegnata e per certi versi anche malinconica, che si
creasse una condizione tale da riprendere a scrivere e pubblicare qualcosa prima.....dell’arrivo di Gesù Bambino.
Di cose da raccontarvi ce ne sono tante…….di tempo purtroppo
pochissimo!!!
23 Novembre 2022…..il Covid ha bussato alla mia porta decidendo per me tante……troppe cose senza chiedere permesso.
Proprio un “cornutissimo” scortese…che ha aspettato che varcassi la soglia dei 50 anni per farmi il "regalo"
I primi 3 giorni con sintomi non proprio leggeri ma ve li
risparmio. Poi la lenta discesa….
L’isolamento forzato, vissuto nella triste reclusione in cameretta, il periodo
di malattia “imposto” (in realtà ho anche lavorato) e il conseguente stop agli
allenamenti hanno messo a mia totale disposizione un “tesoretto di tempo” che
non avrei mai immaginato, né francamente sperato, di avere in dote.
Per ritrovarmi quindi....con il
corpo “inquinato” di Nurofen, circondato da Rinazina, Froben e Propoli
vari…..con la pistola di alcool spray sempre pronta a sparare contro il nemico invisibile
imitando il leggendario sguardo di Clint Eastwood nell’indimenticabile “Il
Buono, Il Brutto, il Cattivo”….dove non è difficile capire chi sia il
Cattivo!!!
Dove eravamo rimasti????
Ci eravamo lasciati parlando dell’obiettivo principale e dichiarato
della stagione fissato nel “Triathlon Medio di Mergozzo”…..stessa distanza di
un IM70.3 (1.9+90+21)
Ripensando al precedente 2021 di Cervia……in cui avevo “sforato” le 6 ore mi ero
posto come “target” di restare sotto quel limite viste anche le similitudini di
percorso per caratteristiche e altimetrie tra la gara IM emiliano-romagnola e
quella piemeontese-valdossolana.
Che dirvi?
A Mergozzo ho intanto concluso “in sicurezza”….e con un crono
finale (5h 36min) un po' sorprendente e che mi permetterebbe di rivedere “al ribasso” il
limite per la prossima sfida su questa distanza…..magari puntando alle 5 ore e
mezza….perchè no!
Ma sono idee “volatili” che nascono e muoiono come le farfalle nella canzone di Mina.
Ed è per questo che, seppur pensando a dove si può ancora
migliorare, la vera soddisfazione è legata al ricordo di un week end
spettacolare iniziato il sabato sera in trasferta….con l’ansia del carboidrato
e culminata la domenica con la gara in cui, cosa non scontata, è andato tutto
bene!
Dalle sensazioni del mattino presto a colazione al momento
adrenalinico della partenza.
Dalle sgomitate iniziali seguite dalle bracciate migliori dell’anno, passando per le solitarie pedalate sulle strade ossolane, per concludere con il gran finale di corsa sostenuto da una delle più calde e colorate tifoserie!

L’unica pecca?
Il "tuffo" di passaggio dopo l’uscita “australiana” a metà
della frazione acquatica, giudicato da qualcuno come adeguato più per una
papera che per un atleta nonché uomo di mare come me!!
Sarà questa la prima cosa da migliorare per l’anno prossimo, se mai il percorso
prevederà simili “insidie”.
Viva San Leo!!!!!
Volevamo fare un regalo indimenticabile per la festa della
Mamma 2022 e credo ci siamo riusciti in pieno.
San Leo è un luogo particolarmente suggestivo…..arroccato
sulle asperità della Valmarecchia...a poca distanza da Rimini. Un piccolo borgo dal grande fascino.
Mura antiche che, nel silenzio, evocano il misticismo del
medioevo…tra la Pieve, il Duomo, il Palazzo Mediceo fino ad arrivare su in alto
alla celeberrima Rocca che aggiunge quel tocco di misterioso ad un posto che
profuma di storia…..oltre che di piadina.
Per noi però San Leo è semplicemente il paese natale della
Mamma per cui riportarla li, dopo tanti anni, con la famiglia al gran completo
è stata prima un’impresa organizzativa non da poco…..poi una gioia notevole
nell’averla realizzata.
Ma siccome questo blog parla di sport…..e di sfide….possiamo ricordare che Leo da Montefeltro….eremita Dalmata del quarto secolo era compagno di un certo Marino, altro eremita di stessa origine.
Entrambi scalpellini in trasferta in Romagna per ricostruire Rimini….si divisero il lavoro.
Leo operò di più nei luoghi su cui sorse il borgo di cui parliamo mentre a Marino toccò la zona, oggi territorio estero, della repubblica omonima.
Entrambi santificati dalla Chiesa Cristiana….noi sportivi e amanti delle sfide.....li immaginiamo l'uno contro l'altro....in una sorta di derby “di campanile”…..San Leo contro San Marino....
Qual’è il posto più bello tra i due?
Fate voi!!!!
Noi tifiamo San Leo!!!!
Siate tutti positivi......
La "pacchia è durata poco....
Per cui….altro che riposo, altro che tranquilla convalescenza!!!!
Altro che tempo libero!!!!
Piano piano ne siamo usciti…..con molta pazienza…passando i giorni
di “quarantena casalinga” con la compagnia delle partite di questo
“anomalo” Mondiale di calcio fuori stagione....senza l'Italia!
Meglio tornare ai racconti!
Prime e ultime volte!!!!!
Nella vita c’è sempre una prima volta per tutto…..anche per
la “prima alla Scala”…..quella del calcio.
L’incredibile passione per il pallone di Samuele (un po'
strana visto che ormai da anni io non sono più un grande “follower” di questo
sport) unita al suo “innato” senso patriottico (di stampo familiare)…..ci
hanno portato in prima fila a San Siro per Italia-Inghilterra di Nations
League……
Battesimo dello stadio.....
Proprio nella metà campo in cui, nel primo tempo, avevamo a pochi metri il grande eroe Donnarumma, il “nostro” Leo…e quel “croce e delizia” di Jorginho.
E nel secondo tempo…..il gol degli azzurri….talmente vicino da poter realmente sentire l’inconfondibile rumore sordo generato dal cuoio della scarpa destra di Raspadori nel colpire quello del pallone finito poi in rete!!!
Uno spettacolo che vale ampiamente il prezzo del biglietto ....assieme all’esultanza sfrenata di Samuele…….1-0 per noi!!!!
...ma c’è anche un ultima volta…..purtroppo!
In verita' ho sempre sperato in un ripensamento dell’ultimo minuto…..,che invece non c’è
stato.
La grandiosa carriera ciclistica di Vincenzo Nibali vede calare tristemente il sipario e con esso terminano tutte le mie “libere uscite sulle tracce dello squalo”.…..organizzate appositamente per ammirare dal vivo la pedalata del “nostro mito” in bici, per le strade, in gruppo, con la divisa da ciclista e il numero spillato sulla schiena.
Alla Coppa Agostoni…..l’ho visto passare velocissimo dietro di me proprio mentre ero intento a capire in che zona fossero i corridori dell’Astana.
Si stava dirigendo verso la partenza….e non ho fatto in tempo a tirar fuori il telefono per un selfie con lui…..”accontentandomi” poi di quello con Davide Formolo….
Poi l'ho riconosciuto passare pochi metri dopo il Km0...e stavolta "l'ultimo scatto" è partito in tempo!!
Eh si!!! Lo squalo ha smesso col ciclismo che conta…..me ne farò una ragione!
Non starò qui a ripercorrere le tappe più memorabili di una
carriera stratosferica ne tantomeno è mia intenzione ribattere le stupide
critiche di chi, nonostante le vittorie, lo ha più volte accusato sminuendo le
sue imprese.
In un ciclismo dove oggi i ritmi vengono meticolosamente
calcolati a tavolino con “asettici” algoritmi basati su watt, peso, cadenza e
altri parametri…..il “morso dello squalo” ci mancherà tanto.
Soprattutto non si vede ancora all’orizzonte un ciclista
italiano che ci faccia “alzare dalla sedia” per uno scatto sulle rampe delle
salite più mitiche del ciclismo.
Da siciliano doc, orgogliosamente di provincia messinese,
avere vissuto il pieno della parabola agonistica di un campione
assoluto….cresciuto anche lui a “granite” e “involtini di pesce spada” è stato quasi come vivere una magia!
Grazie Vincenzo, grazie mitico “squalo dello
Stretto”….grazie per tutti quei “morsi” lungo le strade d’Italia e del mondo….e
per tutte quelle volte in cui la tua bicicletta solitaria ha tagliato per prima
gli striscioni d’arrivo delle gare più prestigiose!!!
Sempre in sella...con il pensiero lassù
Quest’anno sono andato
parecchio in bici….
Chissà che “gamba” mi ritroverò dopo la troppo lunga pausa forzata dovuta al
covid che mi ha tenuto parecchio lontano dalle due ruote.
Sta di fatto che la “condizione” raggiunta con una intensa primavera di allenamenti mi ha portato ad affrontare con la giusta forma i 2 appuntamenti ciclistici che mi ero prefisso: La "Doreland Classic" di Peschiera del Garda e soprattutto (finalmente) la "Tre Valli Varesine".
Bellissime gare….tanto spettacolo…e pochissima pianura!!
Pedalare a lungo, seppur spesso in gruppo, ha messo a dura
prova le doti di resistenza e fondo che mi sto costruendo in questi anni con
tanti sacrifici e molta pazienza!
Tutto ripagato quando poi il risultato e quello di riuscire, senza ammazzarsi, a stare in sella per oltre 4 ore su distanze con kilometri a tre cifre (Tre Valli Varesine, quasi 130Km) gestendo tutto come una “tappa vera” in cui bisogna trovare il proprio passo agganciandosi al gruppetto “giusto”, alimentandosi e bevendo adeguatamente, gestendo le energie e, quando si può, provando anche a spingere perché comunque, seppur amatoriale, è sempre una gara per cui mica puoi stare tutto il tempo “a ruota”!!!!
Di entrambe le Gran Fondo, e soprattutto della Tre Valli
Varesine ricorderò tutti i preparativi, la trasferta con partenza all’alba….il
“via”….la fatica, tutte le sensazioni lungo i kilometri…e quell’atmosfera
magica della gara vissuta per intero “dal di dentro”….a modo mio da
protagonista, con il numero attaccato sulle spalle di una meravigliosa maglia
che “racconta” la mia terra…..
Sono anche io un ciclista…..uno che macina kilometri sia nel “chiuso” di un box sui rulli che soprattutto in sella per le strade asfaltate. Anche io ne attraverso di rotonde, strettoie, semafori, curve, controcurve, tratti a volte trafficati…e potenziali pericoli di ogni genere….
Anche io mi sono sentito a volte un “fastidio” per chi va in auto, per la flotta troppo numerosa di TIR, Autobus e Camion che circolano a qualunque ora, continuamente lungo le corsie delle nostre strade.
La notizia della morte del povero Davide Rebellin ha colpito
il più profondo del mio animo di ciclista “amatore” riproponendo lo stesso
enorme dispiacere misto a sconforto provato pochi anni fa per la scomparsa di
Michele Scarponi.
Quante volte li ho incrociati alle gare lombarde….in zona partenza,
all’arrivo e soprattutto nella celeberrima “zona pullman” dove si respira la
vera essenza del “dietro le quinte” del ciclismo quando i corridori si ritrovano
prima di isolarsi dentro quei coloratissimi “alberghi itineranti” delle loro
squadre.
Che ricordi….e che tristezza!
Non mi sento di esprimermi sulla tragedia, ne di inveire contro automobilisti e guidatori di TIR.
Ci sono anche ciclisti indisciplinati, è vero!
Ma non si può negare che, in ogni caso l'elemento debole della strada è sempre il ciclista e questo deve essere chiaro.
Non ricordo di infortuni o morti di conducenti in auto o camion causati da incidenti con persone in bici.
Purtroppo succede sempre il contrario...Pensiamoci!
Finale di stagione
Peschiera del Garda è una location che sembra veramente fatta apposta per ospitare eventi sportivi.
Oltre alla sua indiscutibile bellezza, a parer mio seconda solo a Sirmione in
quanto a paesi che si specchiano sul lago omonimo, si trova attaccata allo svincolo
autostradale rendendo molto comodo il suo raggiungimento per le numerose
schiere di atleti che vi giungono per la gara di turno.
Il triathlon Olimpico di Peschiera è stata l’occasione per incontrare per la prima volta i miei compagni di squadra….del "200bpm".
Finalmente una gara di triathlon all’insegna del vero valore
dello sport in cui ho potuto respirare aria di sportività,
condivisione e accoglienza unite allo spirito di gruppo e quella piacevole
sensazione di sentirsi parte importante di una squadra e non solo un “singolo” atleta.
Lo sport riesce a creare legami anche se ci si conosce
poco…o addirittura per niente.
Per cui, nonostante fosse la mia “prima volta”, l’incontro
“live” con i compagni, sentiti fino a quel momento solo al telefono e tramite i
social, è sembrato quasi come se ci si conoscesse da tempo.
Ci tenevo particolarmente a far bene…..perché alla fine,
quando si gareggia in uno sport individuale, le vere “sfide” e le prime
“classifiche” si fanno tra i compagni di squadra…..per quello che è il “sale”
dell’agonismo amatoriale.
La gara è stata uno spettacolo….anche perché baciata da una
bellissima giornata estiva “fuori stagione”
Beh, qualcuno dei nuovi compagni l’ho trovato già al
traguardo ad incitarmi negli ultimi tratti della frazione finale di corsa….e
qualcuno sono riuscito a lasciarmelo dietro…..
Bene così……con l’arrivederci alla stagione 2023….
50? Nient'altro che un numero
Cosa vuoi che sia per un atleta del mio “calibro”…(modestamente) spegnere 50
candeline?
Faccio prevalentemente sport aerobici e di fiato ne ho abbastanza…..per cui non è stato poi così tanto difficile espletare quello che è il “compito” più oneroso in occasione dei compleanni….soprattutto quelli “tondi” come è il mio in questo 2022!!!
Tutto d’un fiato come molte tappe della mia vita…..senza
pensarci troppo!
Il tempo delle "riflessioni serie" sul cinquantesimo si
era “diluito” gradualmente nelle settimane precedenti con annessa elaborazione
agrodolce di tutti quei pensieri che inesorabilmente appaiono ben diversi rispetto
a ciò che balenava nella mente all’epoca del diciottesimo!
C’era stato anche l’antipasto milazzese, la scorsa estate con
gli amici di sempre, “classe 72”…per entrare con calma nel "clima"
Esiste il tempo della leggerezza e del non veder l’ora di festeggiare
il compleanno in totale allegria spegnendo le candeline quasi senza pensarci…..e
ce ne è un altro in cui quel soffio scuote qualcosa di più delle innocentissime
fiammelle sulla torta assumendo un significato più pieno e che profuma di
vissuto, di esperienza e di responsabilità.
Con mezzo secolo alle spalle viene (quasi) da se il pensiero che non c’è più “tutta una vita davanti”….
Per scacciarlo subito conviene non pensare al domani ma solo a godersi il 28
ottobre 2022!
La giornata, iniziata di buon’ora in bici con Alessio lungo le strade del Tindari…fino a Patti, si è conclusa nell’atmosfera rilassata e piacevole di una festa con la mia famiglia in uno dei posti più belli della mia città!
Chiaramente ringrazio tutti per i tantissimi messaggi di
auguri che ho ricevuto…compresi gli incoraggiamenti a continuare imperterrito
sulla strada dello sport….del nuoto, della bici e della corsa fino al punto da
averli “tatuati” non solo nell’anima…ma adesso anche sul polpaccio!!
Qualcuno sostiene che questo 50mo compleanno, raggiunto con
un invidiabile livello di forma, deve rappresentare lo spunto….anzi la spinta
per dare l’assalto all’ultimo “pezzo” di traguardo che manca ad un triathleta:
l’Ironman
Come augurio non è niente male…..solo che poi gli allenamenti
dovrò farli io!
Certo è che il sia il tatuaggio che il Garmin Fenix 6 sono regali che in un certo senso non sembrano “arrivare per caso”…
Sicuramente sarà una “lotta” destinata a durare un bel po' tra la “ragione” e la “tentazione”….
L’idea di compiere quell’impresa che sa di “non puls ultra” è certamente
presente….seppur spesso “allontanata” dalla razionalità che, senza escludere
nulla, impone comunque certe riflessioni sull’ avventurarsi in acque che oggi
risultano ancora troppo incognite.
Sarà per questo che la mia prima gara ufficiale da neo
50enne è stata una “tranquillissima” Mezza Maratona (a Busto Arsizio) in una distanza ormai consolidata e da
tempo nelle mie “corde” di atleta, ma che comunque non correvo da qualche anno.
Adesso intanto, pensiamo a riprendere gli allenamenti dopo
lo stop assoluto di quasi 20 giorni causa covid…..e a chiudere il 2022 al
meglio!
Poi ci dedicheremo alle corse campestri, Campaccio e 5 Mulini sicuramente, per iniziare bene il 2023
….ma ne parleremo dopo
Per adesso…….Buon Natale e tanta serenità a tutti!!!!!