martedì 21 maggio 2013

Vi prego! Non chiamatemi Ironman....

Amici lettori......
Sono quasi costretto a iniziare questo blog, che vi anticipo abbastanza lunghetto, facendo un pò di chiarezza in materia di TRIATHLON.

Scusate se parto dalla definizione regolamentare per la quale il Triathlon è uno sport relativamente giovane composto da 3 discipline (nuoto, ciclismo e corsa) che si praticano in successione e senza interruzioni.

Le distanze delle varie discipline possono variare......dando alle gare di triathlon delle denominazioni diverse....a volte anche curiose.

Il rinomato e più famoso...Ironman....altro non è che la specialità più lunga e dunque impegnativa in quanto prevede 3.8Km di nuoto, 180Km di bici e 42 Km di corsa....
Coloro che riescono a portare a termine tale "odissea sportiva" ....possono fregiarsi del titolo di....Ironman...uomini di ferro per intenderci.

Per fortuna di specialità ce ne sono tantissime a partire dal Triathlon Sprint (750mt nuoto, 20Km bici, 5Km corsa)....passando per l'Olimpico (1.5Km+40Km+10Km)....fino ad arrivare al già citato Ironman...

Tutto questo preambolo...ha un suo perchè.....e serve proprio a rimuovere il concetto diffuso per cui il Triathlon equivalga all'Ironman...e viceversa.

Il discorso ha validità bilaterale......in quanto riporta il Triathlon ad una dimensione per dir così....più umana e alla portata di molti .....liberandoci dal dover considerare automaticamente coloro che si dedicano a questo sport...come a dei superatleti con certe dosi di follia in corpo!

Bilaterale perchè, con tali parole, lascio agli uomini di ferro il primato di questo sport dando a Cesare...quel che è di Cesare e all'Ironman quel che è dell'Ironman....con grande rispetto per questi ...eroi.

Come si definisce quindi...colui che termina un "normalissimo" Triathlon Sprint???

Applicando la definizione....anche a costo di sembrare troppo ingegnere....credo che si debbe dire Triathleta....
Pertanto, dato che domenica scorsa, 19 Maggio 2013 ho completato la gara di Recetto (NO), vi prego.......ditemi pure che sono un triathleta....ma non chiamatemi Ironman....

Racconterò adesso, a modo mio, la giornata di domenica a Recetto....nata sotto il migliore degli auspici dato che la mattina della gara....ci siamo tutti ritrovati con un bel sole tanto desiderato quanto..."soprendente" viste le previsioni e il diluvio della notte prima! Che sfiga sarebbe stata....il primo triathlon a fine maggio ...con la pioggia!

E quindi....arrivati sul campo gara all'interno del bacino idrico dello SkyWater...il colpo d'occhio era veramente bellissimo
Estratta la bici dalla macchina, rimontata la sella e la ruota anteriore....via verso la zona di consegna pacco gara.

Pettorale/dorsale con il numero (386), numero plastificato da attaccare al retro sella, cuffia, pennarello per "tinteggiare" il numero sulla pelle (braccio destro e gamba sinistra....)

Com'è diverso dal running!!!!

Lo speaker e tutti gli stands sono già superattivi...sale l'adrenalina!!!

Eccomi mentre...con cura e "copiando"...dagli altri cerco di preparare la mia zona cambio!

Sembro un bambino al primo giorno di scuola.....in un ambiente totalmente nuovo per me....

Gli altri...più esperti se ne accorgono e iniziano a darmi consigli.....chiedendomi:  "e' il primo triathlon vero?"

Ma va!!!!

Dopo un'ora....la zona cambio è a posto!

Pioverà, non pioverà.....this is the question!!!!

Per non sapere nè leggere e nè scrivere (...citazione di Camilleri) io metto scarpe da bici e da corsa dentro appositi sacchetti impermeabili.....

Non si sa mai!!! Se poi piove???






Lo speaker annuncia a gran voce che il tempo a disposizione è terminato....bisogna prepararsi per il via!!

E quindi....vai con la muta!!!

La temperatura dell'acqua è 20°C (come misurato e comunicato) per cui si potrebbe anche nuotare con il solo costume....

Ma tutti si "imbacuccano" dentro questa armatura in neoprene nero....per cui  anch'io eseguo questo rito preparatorio....

E' strettissima.....ma dicono che deve essere così....e io ci credo!

Saluto una gasattissima Amalia e mi dirigo verso la riva del lago..si parte!!


E così...in pochì minuti siamo tutti e 500 pronti per il briefing pre gara e per la partenza prevista per le 11:30

Cerco di concentrarmi e riscaldarmi un pò....ma la mente è fissa sulla preoccupazione per l'incognita nuoto.

Ma vedi se un uomo di mare deve  preoccuparsi di 750mt a nuoto???

Si ma.....non ho mai fatto una gara simile! Ho sempre nuotato da solo senza guardare orologi!!!


Per fortuna che non c'è troppo tempo per....riflettere! C'è da andare in acqua!

Si parte!!!!
Gomitate da tutte le parti, schizzi, spruzzi, frastuono dell'acqua che sciaborda per effetto delle bracciate....un "traffico umano" impressionante!

Ma io riesco a difendermi....avanzo regolare e nella seconda metà dopo il giro di boa riesco anche a nuotare dignitosamente.....

Mentre i primi già escono (il primo a destra in questa foto è Uccellari...che ha corso le Olimpiadi a Londra)..... io sono ancora...a largo nelle acque del lago!

Supero le difficoltà nonostante il nuoto non è il mio forte e... bracciata dopo bracciata ...dopo 16 minuti riemergo anch'io...finalmente!!!

Molti competitors sono già davanti ma guardando dietro ne vedo parecchi ancora a mollo! Tutto ciò si tramuta in una grande carica agonistica....

Cercando di sfilare la muta correndo lungo il tappeto rosso che conduce alla zona cambio T1....mi accorgo di avere problemi di equilibrio...
Avete presente...quando si scende da una barca??
Quasi barcollo!
Dicono sia un normale effetto dovuto al cervello che elabora in pochi attimi differenti stimoli nel passaggio tra l'acqua e la terraferma....e che comunque...è questione di abitudine....

Sta di fatto che arrivato davanti alla bici faccio fatica a stare in piedi...anche perchè la pioggia della notte ha reso molle e fangoso il terreno della zona cambio.....

Pazienza.....c'è da inforcare velocemente la bici...e filare via.

Il primo cambio...il famoso e già citato T1 (transition one) è sempre critico....a detta di tutti.

Tante le cose che dovrò migliorare.
La muta che non esce, il casco che non si allaccia al primo tentativo, le scarpe che non entrano....

Alla fine però....sono anch'io pronto per scappar via in bicicletta!
Che figata poter sfrecciare lungo le strade senza doversi fermare per i semafori, gli incoci e le auto!!!!

Provo a mettere in pratica tutto quello che so sul ciclismo e che mi proviene da anni e anni di Giri d'Italia, Tour de France e Campionati Mondiali visti sia in televisione che...dal vivo sulle strade...compresi gli "insegnamenti" di Davide Cassani....

Mi inserisco in un gruppettino e, per non fare il succhiaruote, do anche il cambio in testa per fare velocità ...fino a quando raggiungo Italo...compagno di squadra HRC che aveva un certo vantaggio.

Si viaggia a quasi 32Km/h con punte di 40.
Il percorso è prevalentemente pianeggiante con all'andata un vento (quasi) a favore...e al ritorno (quasi) contrario!

La frazione di ciclismo vola via spedita e mi viene quasi la voglia di rallentare per godermela di più.

Intanto arrivano i primi..."top tri-athletes".

Mia moglie deve aspettare un pò prima di vedermi!!!


Finalmente arrivo anch'io...a ruota del mio compagno di squadra e d'avventura Italo....

Anche lui "proviene" dalla corsa...solo che fa le maratone in 2h45m..per cui faccio in tempo a salutarlo consapevole che non potrò stargli dietro nell'ultima frazione....

Ma ancora c'è il secondo cambio (T2....) da "superare" prima di pensare a ..fuggir via di corsa!

Il regolamento recita: ...scendere dalla bici prima della linea indicata dall'addetto con bandiera... proseguire al passo o di corsa.

Fino a quì....tutto regolare.

Poi, alla zona T2 lascio la bici, cambio con difficoltà le scarpe (c'è fango..mannaggia!) e dopo aver tolto e appeso il casco...scappo via correndo.

Vedo diversi atleti davanti...dunque ..è ora di mettere in scena la "remuntada podistica"....

Tanto, da ora in poi....non ci saranno più incognite!!!

Il nuoto e i suoi punti interrogativi l'ho già messo alle spalle...
La frazione in bici, i suoi rischi (cadere, bucare...)  e le sue difficoltà tecniche è andato alla grande....
La corsa è "casa mia"....per cui mi lancio lungo il percorso senza troppi indugi.

Come stanno le gambe? Direi bene...anzi molto bene! Magari è l'adrenalina a non farmi sentire la pesantezza che mi aspettavo!

Cosa vuoi che siano 5Km per uno che ha corso anche alcune maratone???

A bordo strada c'è ancora un bel po' di gente a fare il tifo e questo è di grande aiuto....

Supero almeno 20 atleti....e non vi nascondo una certa soddisfazione nel riconoscerne alcuni che mi avranno dato sicuramente più di 2 minuti nel nuoto....

Ricordate la famosa definizione?? Il Triathlon è uno sport formato da 3 discipline....

Definizione azzeccatissima....per far capire che non sono 3 sport in uno...ma uno sport unico!

Correndo ...correndo intravedo lo striscione d'arrivo....cosa che mi è capitata centiania di volte in passato!


Ma stavolta...tale "visione" ha un non so che di ..stranamente....nuovo!!!

Come se quel rettilineo, quel gonfiable, quella linea sull'asfalto, quelle transenne, la gente...e tutta la scenografia tipica degli arrivi sia stata ridisegnata con altre sfumature!

Quasi come cambiare la cornice ad un quadro e accorgersi che il quadro sembra diverso! Tutto sembra diverso!

Anche la soddisfazione e le sensazioni immediate del dopo gara hanno caratteri ben distinti da quelle, seppur da brividi, provate ad Atene dopo la maratona....ad esempio!

Che figata questo triathlon!!!!!   


Nel parlare di sensazioni (alcune quasi inspiegabili...) dimenticavo...un aspetto importante...
Il tempo finale...il riscontro cronometrico, il verdetto numerico che, confermato poi dai risultati ufficiali "elettronici", mostra un dignitosissimo 1:22:40!!!
Niente male per me che mi ero posto un target di 1:30!!!

Insomma....non avrò fatto nulla di super eccezionale, ma intanto ho conlcuso come desideravo il mio primo Triathlon...della carriera!

Rispetto al running...questo sport presenta anche altre diversità....delle "novità" direi.

Stavolta non parlo di emozioni...ma di pura pazienza di cui bisogna armarsi ....nello svolgere le "pratiche" del dopo gara.

Smontare sella e ruota della bici per ricaricarla in macchina, ripiegare la muta, mettere nella sacca occhiali, occhialini, cuffia, calze da nuoto...
E una volta arrivati a casa....sistemare il tutto.


Ma le discipline del Triathlon non erano solo 3 ????   Comunque....ne vale veramente la pena!!!


Adesso...è veramente finita!!!  Si può ritornare a casa con il grande desiderio e la voglia di vedere prima possibile le foto.....per poi raccontare sul blog questa esperienza!!!  

A quelli....che sono riusciti a sopravvivere leggendo questo "trattato" fino alla fine senza nè annoiarsi e nè svenire.....rivolgo un ringraziamento rinnovando la stessa richiesta dalla quale siamo partiti:

"....Non chiamatemi Ironman!!!!"











lunedì 20 maggio 2013

Milazzo.....di corsa!

A tutti gli amici runner....potenziali vacanzieri.....amanti della natura e soprattutto del Mare!

Oggi ho voglia di farvi conoscere e proporvi un itinerario podistico che attarversa le parti più belle della città in cui sono nato.
Signori.....vi presento Milazzo..un promontorio incredibilmente baciato dalla fortuna (chiamiamola così....) in quanto costituito da una striscia di terra  a forma di stivaletto al contrario....completamente circondato dal mare!
Per posizione, morfologia e territorio.....è uno dei posti potenzialmente più belli della Sicilia e non solo!!!

La cartina che trovate sotto aiuta più delle parole a descrivere dove ci troviamo.


Non vi racconterò la storia di questa città per cui non scomoderò le guerre puniche, gli arabi, i normanni, gli angioini, i vari santi che sono passati da questi luoghi...e Garibaldi che quì è stato veramente...di casa.

Parlerò di Running....tentando, questo si, di mostrarvi alcuni scorci paesaggistici di Milazzo attraverso....un allenamento.

Vi racconterò....13Km di strada che partendo da casa mia attraversano tutto il promontorio da nord a sud... e da est (Levante...) a ovest (Ponente)...con il mare a recitare il ruolo di protagonista principale.

Tecnicamente....non c'è un tratto di pianura, ad eccezione della parte iniziale.

Scorrendo la mappa da sud (che è proprio in basso...) vi chiedo si seguire la linea rossa che traccia il percorso di andata e che, per ovvi motivi di comodità, faccio partire dalla porta di uscita di casa mia che si trova esattamente sotto il Castello.
Come si vede.....la strada costeggia sempre il mare ad est....

La linea verde, che segna il percorso di ritorno,  taglia centralmente la città da nord a sud e si ricongiunge con il tratto di andata per le ultime centinaia di metri prima della conclusione.


Ecco il punto di partenza del percorso , con il Castello che dall'alto di una collinetta rocciosa domina la città.
E' un Castello-fortezza con mura di cinta, bastioni, torri e varie fortificazioni costruite nel tempo ad opera delle dinastie che a Milazzo si sono succedute: arabi, spagnoli, normanni!

Il Castello costituisce il centro dell'antico borgo medioevale che è ancora ben conservato e che oggi è pieno di locali dove passare, specialmente d'estate, una piacevole sarata fuori in compagnia.





Dopo meno di un Km direzione est, in falso piano in discesa, si raggiunge il mare. La Marina Garibaldi, dedicata all'eroe dei 2 mondi, è una lunga passaggiata lungo la ...east cost (Levante per noi milazzesi...) dove inizia il percorso paesaggisticamente più bello di Milazzo...ossia la Panoramica.

L'ideale sarebbe avventurarsi lungo queste strade la mattina presto...verso le 7:30...quando il sole che sorge (o che è già sorto...dipende dal periodo dell'anno) è uno spettacolo di colori di impareggiabile valore.
E poi...mentre nel silenzio si sentono solo i passi e il ritmo del respiro....ecco apparire le barche dei pescatori che ritornano a riva ...riempendo i banchi 
di marmo con pesce fresco di ogni tipo....spesso ancora vivo...

Il profumo del pesce lo so si può percepire percorrendo la strada sul lato destro (siamo nella parte finale della marina....luogo chiamato Vaccarella)...così come il richiamo dei pescatori che reclamizzano (..."vannianu") il pescato del giorno.

Occhio a distrtarsi però! Inizia subito la prima salita che si snoda in quasi 400mt con pendenza non proibitiva ma costante e che costeggia il tratto chiamato Croce di Mare.

Dopo lo scollinamento la strada tende a scendere.
Credetemi...Si corre con il profumo dell'acqua salata...a portata di naso.
Si dice che lo Iodio faccia bene!
A destra mare....a sinistra la roccia....

Siamo, come detto, lungo la Panoramica.

La mattina da quì non passa quasi mai nessuno per cui, oltre ai passi e all'aria che entra ed esce dai polmoni, si sentono bene le onde del mare e il canto dei gabbiani che spesso emettono un suono strano...tipo un fischio quasi a dire....."ma dove corri a quest'ora??"

Proseguendo la sgambata si intravede quella che sarà ..."l'asperità di giornata"...ossia il salitone di Salamone a Mare (chiamato così perchè inizia proprio nei pressi dell'omonimo ristorante...di pesce).

La foto non rende "giustizia" alla pendenza ma vi assicuro che si va per quasi 700mt con tratti anche al 12% da correre con molta attenzione perchè le curve che seguono il profilo della roccia non permettono di capire quando finisce....

Perchè prima o poi finisce....ovviamente!

Ad ogni modo, anche a farla in condizioni di forma eccellenti, questa salita non lascia spazio a particolari distrazioni... Insomma correre e basta!


In quest'altra foto, ad esempo, si vede che la strada sale veramente....


Per chi ama la corsa e gli allenamenti "progressivi" questa salita rappresenta uno stimolo allenante di qualità!


Muscolarmente è impegnativo e stimola molto la spinta e l'azione delle caviglie alla ricerca del ritmo giusto con il quale arrivare a scollinare.
Io, in genere, nel tratto più duro aumento la frequenza dei passi riducendo l'ampiezza ..ma non è una legge!
Per me è il modo più efficace per "avanzare".

Il battito....sale di brutto come la strada.....ma è anche questo il bello della corsa, giusto?


Proseguendo lungo la Panoramica..ossia percorrendo la linea in rosso nella mappa....non ci si può sicuramente annoiare!

Dopo il "muro" di Salamone a Mare...segue circa un Km e mezzo di continui saliscendi da correre considerandoli...."tutta salute per le gambe"!!!!
In effetti!!!!


Questa foto....scattata appositamente rende l'dea di come veramente non c'è un tratto di tregua in questo ...salutare allenamento!
Qui siamo quasi alla fine della Panoramica, in località Cirucco. La stradina che devia a destra in fondo è in discesa....ma ovviamente noi proseguiamo a sinistra dove si sale ancora una volta.

La strada, da quel punto, saluta il mare di levante.....per dirigersi quindi verso la west coast...ossia Ponente per noi milazzesi!

E finalmente eccolo il mare di Ponente!!!


Siamo a un km dal giro di boa...ossia il punto più a nord nella cartina dove le due linee, rossa e verde, che indicano il tragitto sono parallele!

Questo meraviglioso panorama lo si ammira quindi ben 2 volte, subito prima e subito dopo l'inversione di marcia. Two items is better than one!!!

Per godersi il panorama bisogna percorrere il tratto pedonale a sinistra della strada che offre la vista mostrata in questa foto..... Spettacolo.

Il giro di boa è indicato dalla piazzetta che vedete quì e che porta la scritta il Faro.
Oltre a essere un ristorante, il Faro esiste davvero ed è un romantico lighthouse...che col buio lampeggia per indicare ai naviganti la punta più estrema del promomtorio...ossia il Capo Milazzo e il famoso Carciofo ossia un minuscolo isolotto roccioso che si intravede nella foto precedente! Stiamo parlando di uno dei posti ....mozzafiato della città che all'ora tramonto con il mare calmo diventa un'opera d'arte della natura. Peccato che sia famoso solo per i milazzesi e per qualcuno che ne ha sentito parlare per caso!!!

Girata la boa e dopo un breve sguardo al panorama che mostra la litoranea di Ponente alla destra, dopo 900mt inizia un tratto di quasi 3Km di salita continua.





Di solito, quando sono in forma, questa è la parte dell'allenamento che mi piace di più!
Non per il panorama dato che quì la strada è interna e taglia, come detto, la città.
Mi piace perchè, quando c'è la condizione, riesco a spingere!
Teniamo conto che dopo quasi 8Km tutt'altro che pianeggianti percorsi fino a questo punto....riuscire a cambiare ritmo in salita è...un ottimo segno!

Anche quì ...saliscendi comunque!!!!

Infatti, dopo qualche centianio di metri in discesa si risale lasciandosi sulla sinistra la Chiesa dell' Addolorata.

Si vede in questa foto come la salita c'è eccome... anche se il punto più difficile consiste in uno strappetto di alcune decine di metri nel tratto finale.

La buona notizia...è che le salite sono terminate....

Dall'Addolorata in poi....si scende di brutto.



La discesa è, in un primo tratto, continua e graduale!

Tra l'altro, ritorna il paesaggio con vista mare (Ponente) e si costaggiano le mura di cinta aragonesi del Castello.
E' quì che gli occhi possono soffermarsi un attimo su  una delle vedute più belle e complete della fortezza.

Il consiglio tecnico è quello di lasciare andare le gambe....e correre in scioltezza.

Ci troviamo proprio al Borgo...ossia la città vecchia!
Attraversando le stradine del Borgo, che si trovano alla destra del percorso, la strada diventa quasi un pavè e la discesa si fa sempre più brusca.

Per entambi i motivi....questo punto del percorso è abbastanza difficile.

Sarebbe buona norma lasciar andare le gambe anche quì, ma la cosa non risulta molto semplice.

Muscoli e tendini, sino a questo momento "tranquilli", potrebbero protestare....e non è un bene.
Provate a informare loro dicendo che ....ci troviamo all'ultimo Km!!!!
La discesa termina in Piazza Roma esattamente dove la strada di ritorno del percorso si sovrappone nuovamente a quella fatta nel tratto iniziale.

Quì mancano circa 500mt alla fine ed è l'unico tratto interamente pianeggiante!

Con i GPS di oggi l'intero giro misura circa 12.8Km ma con una bicicletta dotata di contachilometri si arriva a 13Km netti. Del resto....i GPS, a meno di quelli più recenti superavanzati, sono strumenti che misurano bene in linea d'aria....ma non sempre tengono conto dei dislivelli...trascurando dunque il teorema di Pitagora!


Proprio su queste strade, nel 2008, è passato il Giro d'Italia facendo il percorso al contrario rispetto a come descritto. La tappa si concludeva in Marina Garibaldi.
Lungo lo strappetto del Borgo scattò Vincenzo Nibali....ciclista messinese e conoscitore dei posti....ma fu ripreso prima di raggiungere la Panoramica.....Vinse Bennati in volata.
Ricordo che quel giorno tutti gli addetti ai lavori, ciclisti, giornalisti e commentatori vari rimasero colpiti dalla bellezza di questo tracciato e dallo splendore di questi posti....Ma è solo un ricordo!


L'augurio e che qualcuno dei miei lettori runner possa provare questo meraviglioso itinerario godendosi un'ora di corsa lontano dal traffico regalandosi una benefica e salutare fatica all'insegna del MARE......sperimentando tutte quelle sensazioni che sua maestà (il mare...appunto) è in grado di offire non solo attraverso gli occhi ma anche e soprattutto tramite i polmoni, il naso ....la pelle.
Diventando poi un ricordo indimenticabile!

Concludo dicendo che le tutte le fotografie sono state scattate da Amalia con il "supporto tecnico" e i suggermenti di nostro nipote Giuseppe....

Fatemi sapere!!!!!!