venerdì 2 agosto 2019

Prima che il gallo canti...on the road!!!!


Rompere sottovoce il silenzio dell’alba con poche parole che “annunciano” l’inizio di un'avventura e che lasciano poi spazio al suono dell’aria che si infila innocentemente nel turbine dei raggi.

La “poetica magia” della domenica mattina, la prima di Luglio, inizia così: on the road...on the bike!!!

A dire il vero si comincia ancora prima con la sveglia al cantar del gallo e una meno romantica barretta da "sorbirsi" tanto per gradire!

Poi si parte!


La voglia è tanta, la mente è pronta…..e si prova a scattare scaricando il tutto su quegli innocentissimi pedali.

Il corpo è ancora diversi minuti più indietro. Deve ancora capire come affrontare la “salita” del brusco risveglio.

Ci metterà un pò per “accettare” il passaggio dalla statica comodità del letto alla più sacrificante posizione in sella.

Ma basta poco per fare chiarezza e mettere tutti d’accordo.

L’aria del mattino, sempre “pesante” anche d’estate, inizia ad alleggerirsi con lo scorrere delle ruote.

Le gambe iniziano a girare e la mente è costretta a modificare approccio.

Prima puntava ad accelerare senza il consenso dei muscoli; adesso si ritrova a gestire il fermento proveniente dagli arti inferiori.

Di strada ce ne è abbastanza.
Il programma prevede il giro del Colle Brianza con il passaggio attraverso tre provincie (Milano, Monza Brianza e Lecco) e numerose altre località tra andata e ritorno.

La scelta dell’alba come momento di partenza è quasi obbligata.


E' vero!
La domenica mattina per molti è fatta per dormire. 
La spensieratezza di un giorno normalmente non invaso dai pensieri e dalle fatiche del lavoro invita giustamente a quel relax che solo qualche ora di sonno in più riesce a regalare.

Io però preferisco l’aurora….l’odore del mattino presto quando tutti (o quasi) dormono. Mi piace l’idea di poter ritornare a casa in tempo per iniziare la giornata con la famiglia…dopo quasi tre ore in giro per le strade ormai “mappate” della Lombardia.


Milano è veramente una città “viva”.

Non solo per la moda, gli spettacoli, la movida notturna dei locali, il fermento dei Navigli, il pullulare di Piazza Duomo e gli innumerevoli turisti che ogni istante invadono ogni angolo della città.

Viva perchè in fase di evoluzione figlia di un continuo spingere sull’acceleratore del “moderno” che però si guarda bene dal contrastare la storia della Milano antica.

Fino a 10 anni fa esisteva solo il Pirellone; adesso tutti ammirano una sorta di "Finantial District" che ricorda la grande mela.

Si punta al verticale senza dimenticare che ci troviamo nella “culla della bellezza”…..e che si può fare modernità miscelando meravigliosamente il grigio del cemento con il verde della natura.

E poi bastano pochi passi a piedi dai grattacieli...per ritrovarsi nella Milano dove visse e operò quel “fuoriclasse” che veniva da Vinci e che ha lasciato lungo le sponde dei Navigli quella che è la rappresentazione artistica  più conosciuta al mondo.  
Tredici individui attorno ad un tavolo che da centinaia di anni, a qualunque ora, generano code interminabili per “conquistare” quel quarto d’ora di tempo in cui immobilizzarsi di fronte alla più famosa delle pareti….per riempirsi gli occhi e non solo.

Partito abbastanza prima delle 6.00….la sgambata scorre veloce tra i semafori ancora giallo-lampeggianti che attraversano il vialone che da Nova Milanese conduce a Seregno.

La stessa strada, percorsa solo 30 minuti dopo, sarebbe un continuo stop & go che a noi ciclisti piace come I cavoli a merenda.

Meglio anticipare….uscendo quando anche i bar sono ancora chiusi e i sensori crepuscolari non hanno ancora dato l’OK allo spegnimento dell’illuminazione stradale.

A Carate Brianza si gira a destra verso Besana e da li iniziano le prime lievi pendenze di Monticello.

Appaiono le prime forme di vita con l’odore dei caffè, il rumore delle tazzine e dei tavolini trascinato fuori dai bar.

Scollinati a Monticello si scende verso la rotonda la cui ultima uscita indirizza le ruote (e inevitabilmente anche l’animo) verso l’alta Brianza.

Si sale e si scende per un tratto che, a rifletterci un pò, somiglia ad uno spaccato di vita reale….”on the road”

Senza stare a filosofeggiare sembra che la strada e le sue difficoltà, la dimensione spesso solitaria dello sportivo, il silenzio e l’intimità della pedalata siano delle grandi fonti di riflessione personale.

Importante è restare sempre “presenti” e non sottovalutare nulla; anche quando si decide (e ribadisco il si decide) di prendersi un minimo rischio.

Del resto…l’ho detto. La strada è come la vita. Non esiste il rischio zero.

Milano sarà finalmente Città a 5 cerchi! La fiamma di Olimpia illuminerà (e riscalderà…visto che si tratta dei Giochi Invernali) il mese di Gennaio del non troppo lontano 2026.

E’ vero, lo scettro lo dividerà con Cortina! Ma sappiamo tutti che il Comitato Olimpico Internazionale non avrebbe mai e poi mai scelto l’Italia se non ci fosse stata Milano a trainare la candidatura.

E poi la bellissima località alpina ha già ospitato i 5 cerchi tanti anni fa…

Milano Olimpica sarà una fantastica e sorprendente novità assoluta.

L’impresione di oggi, a pochi giorni dall’annuncio, è che se faranno le cose per bene, Milano farà brillare il suo nome lasciando un segno indelebile nella storia universale dello Sport…..e non solo!

La discesa di Bevera va fatta con moltissima attenzione soprattutto dopo i primi 200 metri. Si va giù quasi dritti raggiungendo velocità notevoli anche senza pedalare. Occhio!!!!!



La rotonda di Dolzago indica l’inizio della salita del Colle Brianza.
Svolta a destra, giusto il tempo per deragliare la catena nel rapporto più idoneo  (34x26 per adesso) e si inizia.

Milano e lo Sport….un binomio di lusso.
Una sgambata in bici in una Piazza Duomo ancora “addormentata” …per il mio solito “vizio” di partire la mattina molto presto.
Vi assicuro che è un “piccolo regalo” da fare a se stessi…quello di recarsi nei luoghi che tipicamente leghiamo al caos e alla confusione scegliendo invece, a costo di qualche sacrificio, un orario insolito…direi anche “originale”….in cui però si gode la sensazione del contatto diretto …quasi di sintonia con ciò che si sta ammirando.

Quella mattina del Primo Maggio 2019 alle 7.00 circa...una voce fioca ma chiara, proveniente dalle celeberrime guglie pareva sussurrarmi :“il Duomo è tutto per te!!!!”

E pensare che invece……poco meno di un mese prima il passaggio nel medesimo luogo si svolgeva in un contesto esattamente opposto …lungo i 42Km della Milano Marathon.

Grande folla di runners e non solo….noncurante del meteo per nulla ideale…in una giornata a portata d’ombrello!!!!

La salita del Colle è veramente dura solo in due tratti di cui il primo è quello iniziale.
Per il resto si va su senza troppe difficoltà anche se…vi assicuro che la bicicletta non va da sola!!!

Quando sarò un pelino più allenato la farò tutta senza alzarmi di sella, con qualche dente (di cambio…) in meno e con un ritmo migliore.

Scollinare è sempre una bella soddisfazione soprattutto se non si è ancora al livello di forma che si vorrebbe…..
Per gratificarsi….spunta una barretta!

Il rientro prevede l’ultima salita di giornata ….che altro non è che… la discesa di Bevera fatta al contario.

Interrogando idealmene le gambe ottengo una piacevole informazione: “Rispondono bene” …come direbbero i tecnici.

Le pendenze non sono in effetti tali da farle troppo arrabbiare, ma comunque siamo sempre in salita.

Milano e lo sport….legame inscindibile
Non sappiamo ancora che fine farà il mitico Stadio di S. Siro, ma è più che certo che sotto la Madonnina assisteremo tra qualche anno ai giochi invernali.

Senza voler togliere nulla alla neve e agli sport “del sotto zero” (termico) dico che Milano avrebbe tutte le carte in regola per puntare ancora più in alto....ossia alle Olimpiadi Estive.

Inutile nascondersi dietro un dito! 
Per Giochi Olimpici… si intedono ”tout court” quelli che si disputano in estate nell’anno bisestile e che per storia, tradizioni e impatto mediatico hanno una importanza indiscutibilmente più alta.

Immagino già un triathlon a 5 cerchi nuotato nelle acque del lago di Como, uscita swim immersi nei panorami mozzafiato manzoniani; tratto il linea ciclistico che conduce poi verso Milano lungo saliscendi tutt’altro che monotoni, per poi concludersi con un circuito podistico in città e gran finale spettacolare in Piazza Duomo….

Sogni??? Chissà!


Che peccato che non si corra più il triathlon di Milano quello col “bagno” nel Naviglio Grande, arrivo e T1 alla Darsena, bicicletta tra Castello Sforzesco, Corso Sempione e Arena (T2) con running nel Parco del Sempione con annesso passaggio sotto l’Arco della Pace! Che ricordi!!!

Nella speranza che lo “ripeschino” (avessi la bacchetta magica lo organizzerei io) ci accontentiamo del nobilissimo Idroscalo e di una gara meno suggestiva ma pur sempre …olimpica! 

Nel frattempo è iniziata la domenica anche per tantissima altra gente.

Nuovi rumori si aggiungono ai precedenti….ed appaiano anche le prime auto in giro …..purtroppo!
Il passaggio da Monza riporta verso casa rimettendo al centro dell’attenzone I semafori.

Tra l’ingresso in città, il costeggiamento del Parco e il vialone della Villa Reale se ne attraversano ben sei…e stavolta non c’è il giallo-lampeggiante a spalancare il passaggio.

La lancetta corta dell’orologio ha appena accarezzato il numero 8….e tutto sommato non si può parlare ancora di vero e proprio traffico. 

Le campane ricordano che stanno per iniziare le messe, I tavolini dei bar sono ormai abbastanza occupati, aumenta l’affluenza della gente che si ritrova nelle piazzette e con essa si alza gradualmente il volume di tutti i “suoni” tipici del buon giorno festivo!

Il mio giro finisce proprio nel momento più giusto per dare la “Buona Domenica a tutti”

Questo tratto significativo d’estate ha già lasciato dei segni molto netti.

Chi avrebbe mai pensato Sarri sulla panchina della Juve
Il traditore!!! L’anti-sistema….dei fatturati, nominato capopopolo dei “coloriti Davidi partenopei” nella lotta contro  gli “antipatici Golia bianconeri”….Adesso alla Corte degli Agnelli!

E Conte all’Inter?
Bianconero fino all’osso, paladino di 1000 battaglie, capitano mai dimenticato e poi, da tecnico, condottiero del rinascimento juventino.

Adesso allena una squadra che dell’Inter ha solo I colori nero-azzurri, ma che agisce in base ad un’organigramma aziendale sparso per il mondo di cui non vedo nessuno….avere tatuato dentro l’orgoglio interista.

Che dire della (fantastica) Nazionale di Calcio in rosa in diretta prima serata su Rai 1 e share alle stelle?

Non ultime le “sorpresone del pedale” al Giro e al Tour dove Carapaz e Bernal fanno “saltare il banco” lasciando con un pugno di mosche in mano i nomi altisonanti dai pronostici candidati alla vittoria tra cui (purtroppo) anche il “nostro” Vincenzo?

Buona Domenica!!!!

E’ l’augurio che faccio rientrando a casa dopo aver aperto con rispettoso silenzio la porta d’ingresso.
Si sa mai ….qualcuno dorme ancora??!!!

Il sorridente “Buona Domenica” conclude compiaciuto una “prima mattinata” vissuta su 2 ruote con più di 80Km di “fatica” spalmati su poco meno di tre ore di pedalate.

E mentre I copertoni della bici ancora caldi iniziano a raffreddarsi emanando l’acre ma tipico odore gommoso-affumicato …..si sprigionano nell’aria tutt’altri profumi provenienti dal terrazzino.

Sta infatti per iniziare il rito domenicale della “prima colazione” in famiglia.
Meglio di così?????

Lasciando un attimo da parte lo sport, l’estate si è portata via il “nostro” grande Andrea Camilleri.

Non è un blog di frasi fatte…per cui ritorno subito in tema (sportivo) ricordando il “Maestro” come uno tra i più grandi “maratoneti” della parola e dell’arte in generale.

Un grazie immenso per aver, tra le tante cose, spalancato al mondo intero le finestre che guardano i paesaggi meravigliosi della Sicilia barocca.

Il week-end di Lecco "sul quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno" ci ha regalato ricordi scolastici degli anni '80 quando il pensiero che un giorno avrei nuotato nel punto in cui..."il lago cessa e l'Adda ricomincia" avrebbe potuto turbare le mie notti di adolescente!!!

Ed invece eccomi quì....con la famiglia al seguito per il Triathlon sotto il Resegone

Adesso è tempo di ferie!

L’estate “dispari” non ha appuntamenti sportivi altisonanti che catalizzano l’attenzione.

Mentalmente l’ideale per riempire questi “vuoti” con appuntamenti “personali” cui dare la dimensione di (piccoli) eventi.

Non anticipo nulla, ma qualcosa ho in mente da concretizzare sia per il periodo “holidays agostano” che per la parte di anno "tardo estiva-centro autunnale"….e che approssima il mio 47° compleanno!

Quando arriverà il freddo il programma sarà quasi obbligato e le “sorprese” andranno ….di corsa. 

Ma c’è tempo per pensarci!!  Al momento non resta altro che l'augurio più "caldo"....BUONE FERIE!!!!!!!