domenica 3 giugno 2018

Famiglia di sportivi


Depasquale.......famiglia di sportivi.

Gente che “mangia” pane….e sport.

Dai campetti polverosi dove si giocava arrivando prima col pallone alla più recente erba sintetica, dalle mattonelle di una volta ai più lucidi parquet, dalle piste sterrate al tartan e asfalti di ogni genere. 
Biciclette con cambio sul tubo e “fermapunte a gabbia” in cui anche un normalissimo mocassino si adattava per la salita del Tindari…per arrivare ad oggi con il “clack” del pedale “LOOK” e la leva del freno che svolge più funzioni.

Attraversando anche periodi più o meno lunghi con sconfinamenti negli sport di racchetta con avvincenti partite di ping-pong e tennis giocate in ogni posto e condizione.

Pane e Sport…..è vero.

Sport visto appassionatamente in TV, certamente.

Sport vissuto e ammirato molto spesso dal vivo in cerca di eventi, gare, partite, tornei. Molto più bello!

Ma soprattutto…Sport praticato nel senso più pieno del termine, vissuto "dal di dentro"….. Molto più vero!

Periodi dell’anno vissuti con calendari non scanditi dai Santi bensì dai giorni della Milano-S. Remo (quì un santo c’è, in effetti), Fiandre e Roubaix, il Giro, il Golden Gala, il Tour, Mondiali ed Europei di ogni sport…specie l’atletica..alternati alle Olimpiadi.
"Le scuole" a San Filippo del Mela durante la 24 Ore di Basket del 1986

La mitica 24 Ore di Basket, le serie A e B calcistiche (quante partite viste al Celeste di Messina per ammirare la squadra di Franco Scoglio con Totò Schillaci), la A1, A2 e anche la serie C cestistiche con la Viola RC, la Peppino Cocuzza..e poi il Barcellona
La famosa gara in bici di S. Pietro a Milazzo per i Dilettanti di qualche decennio fa che si corre ancora oggi a metà Agosto (appuntamento fisso).
E poi le volte in cui passava il Giro dalle nostre parti. Impossibile mancare.

Si tifava tendenzialmente per Moser, senza disdegnare Saronni
Poi per Bugno, senza sminuire Chiappucci…..e l’indimenticato Pantani.
Tempi in cui il “nostro” Vincenzino Nibali imparava ad andare in bici o, al più, correva le prime gare da juniores.

Parlare di sport era ed è sempre bello.
Moser vince il Giro nel 1984 a Verona con una bici "futuristica" e con il 54x13

Ricordando certi tempi mi torna in mente quando si seppe che Moser “tirava” il 54x13 nella cronometro finale del Giro del 1984, vinto rimontando Fignon a Verona.

Chi va in bici sa che…il rapporto non si usa…bensì si “tira”.

Cinquantaquattro per tredici…..esprime qualcosa che nelle nostre bici non esisteva neanche per sogno! 

Figurarsi poi le ruote lenticolari o il manubrio a corna di bue!
Con le “nostre bici” ricordo le scalate del Tindari e gli sconfinamenti verso Castanea e Spartà (dal lato opposto)…compresi i commenti e resoconti finali …a copertoni freddi.   
Non ha più i fermapunte a "gabbia" ma li aveva prima che li togliessi. Questa Scapin, che già conoscete, ha scalato il Tindari tantissime volte, dal 1989.....fino all'ultima nel 2015.

E poi c’era anche il Biliardo, che personalmente non ho mai praticato, ma che a papà e i “suoi” piaceva tanto (giocarlo e guardarlo) al punto che eravamo tutti diventati tifosi di Carlo Cifalà.

Carlo Cifalà, messinese, mago del Biliardo all'Italiana. Un mito per tutti gli appassionati delle specialità "senza buche".....o .."con birilli"

Pippo era un uomo di sport….e, oltre me, lo ricordano in tanti come giocatore di Basket, anzi di Pallacanestro!

Era una “guardia” con discreti fondamentali e tanta grinta la cui carriera si svolse seriamente tra gli anni 60 e 70…forse appena prima di “mettere la testa a posto” pensando a me!
Foto di mio papà ai tempi in cui giocava a Pallacanestro. Per chi non lo riconosce.....se lo faccia dire...o ci arrivi per intuito, somiglianza e altri stratagemmi vari.

Non c’erano ancora “i tre punti”, ma lui tirava dalla media e anche lunga distanza con percentuali altissime. Vero!

Diversi campionati….delle serie minori, ma anche qualcuno di quelli che oggi si definirebbero “semi-professionistici”.
Roba da apparire anche nei giornali, tra le pagine sportive dei quotidiani locali…visto che gli capitava anche frequentemente di …risultare il migliore in campo

Partite di cui ho solo memoria dei suoi racconti, dei commenti dei suoi compagni che ho conosciuto e qualche foto.

Più vivo e diretto è invece il ricordo delle partite dei “tornei estivi”, per lui tutt'altro che amichevoli, giocati sulle mitiche mattonelle di San Filippo del Mela…nel campo che è già nella storia col nome ”Le scuole”…o di “Piazza Fulci” che dir si voglia.
"Le scuole" come sono adesso....Negli anni d'oro il pallone a spicchi
era sempre in azione, mattina, pomeriggio e sera!!!

Vivo e diretto perchè eravamo nella stessa squadra…quasi sempre.

Io giocavo ancora a basket tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90…ed ero il “figlio d’arte”….il “figlio di Pippo”.

Come giocatore...rispetto a lui…avrei avuto qualche centimetro in più…ma non certamente il suo tiro. 
Poi smisi….per fare l’ingegnere... il maratoneta/triathleta, ma questa è un'altra storia. 

Nella “sfera delle memorie”  ci sono tutte quelle partite…e non solo.

Entrano di diritto anche quelle "improvvisate" con amici, zii e parenti nei mitici tempi in cui a San Filippo si andava sempre in tuta e con le scarpe per giocare….con la quasi certezza che, dopo aver salutati i nonni, una “innocentissima partitella”, anche 3 contro 3 con un solo canestro, ci sarebbe sempre scappata!

Erano i tempi in cui esisteva il rullino e per le fotografie bisognava aspettare con ansia lo “sviluppo” su carta.

Ne ho tante, molte di più di quelle pubblicate in questo post e che proverò a recuperare alla prossima mia rimpatriata a casa …a Milazzo. Foto magari ingiallite, tecnicamente non perfette perché non c’era la possibilità di farne centinaia, riguardale subito e scartare le più brutte come si fa oggi.

Ma sono foto che “parlano” e dicono molto di più di tanti giga di immagini spesso superflue e insignificanti.

Foto che prendono spunto dallo Sport per narrare magnificamente pezzetti di vita.

Nell’ipotetica “sfera delle parole” della famiglia Depasquale…lo SPORT occupa, con i suoi valori, una posizione centrale a caratteri cubitali…come è giusto (e anche bello) che sia.
Nessuno di noi ha mai fatto il professionista, è vero! Forse, meglio così!

Pippo (mio papà) e Masino (zio) ci si sono avvicinati.....lasciando delle tracce importanti.
Ma oggi, la loro storia agonistica è più un patrimonio della famiglia che degli almanacchi. 


Però, come si capisce spero bene da ciò che ho scritto, non siamo sportivi da “divano” o presunti super esperti tuttologi e commentatori della domenica come tanti ce ne sono che parlano a vanvara senza caprine nulla.

Nel nostro piccolo …si può dire che parliamo per esperienza!!!

Sappiamo bene, e non solo per racconti di altri, che significa soffrire in salita in bici, tirare in pianura, che cosè un 54x13, come si cambia un palmer, che odore ha il grasso della catena, che significa fare un “blocco”, chiamare uno schema, tirare in sospensione….e beccarsi una gomitata durante un tagliafuori a rimbalzo.
Che allenamenti si fanno nel piccolo campo tra due canestri o in quello più grande tra due porte. 

Come si corre e che ritmi e passaggi servirebbero
per vincere una gara in pista o su strada…di quelle che solo lo zio Masino ha disputato a certi livelli da giovane  e magrissimo militare del corpo sportivo.
Sono contento di aggiungere di recente a questo “bagaglio”…anche gli elementi acquatici del nuoto in acque libere sgomitando tra centinaia di altre braccia che frullano di continuo….

Personalmente non ho corso e non correrò mai per vincere una gara podistica o di triathlon.

Per farlo ..…dovrei andare a 3 minuti al Km per puntare, ad un podio della Stramilano, ad esempio.
Cosa che risulta impossibile…fuori dalla logica, anche volendo tornare indietro nel tempo e “rivedere” alcune scelte di vita.

Ma quello che a me risulta invece possibilissimo è comprendere (e dunque apprezzare) lo sforzo assoluto di chi si allena per correre su quei ritmi e dunque …..”misurarlo” in proporzione alla fatica che faccio per disputare la stessa gara!

Con tutte le variabili che si presentano ogni volta.

Vi assicuro che…standosene in divano a guardare la TV sembra quasi che stare dietro a Paul Tergat sia una…passeggiata!
871° assoluto su quasi 6000 arrivati alla Stramilano del 25 Marzo scorso.

Tempo reale finale di 1h33min che rappresenta il mio PB alla classica mezza-maratona milanese di primavera all’ombra del Castello Sforzesco. A circa mezz’ora dal vincitore, certo.
Ma con la grande soddisfazione di aver corso su ritmi “discreti” per un amatore del mio…calibro.
Percorrendo la stessa, identica distanza del tale Felix Kibitok che ha tagliato per primo il traguardo.
Personal best alla mia decima presenza…..la prima da papà!



Dopo le “Campestri” è arrivata la primavera…con il meteo che sembra aver pagato il biglietto delle montagne russe a Gardaland.

Ed infatti l’idea di portare Samuele a vedere il primo triathlon del papà…il 20 Maggio all’Idroscalo di Milano (Radio DJ Triathlon Sprint) andava a scontrarsi con il previsto balletto delle previsioni meteo dei giorni immediatamente precedenti.

Temporali, schiarite…seguite da rovesci secondo alcuni….e sereno per altri.

Beh!

La mattina della gara….ci basiamo sulle “sensazioni del tempo” più che sulle previsioni meteo…apprezzando una timida pioggerellina dalle nostre parti (nord), ma con un più che confortante orizzonte molto sereno in direzione sud….

“L’Idroscalo è a sud, vero?”
“Si…Milano sud!”
“Allora….vestiamo Samuele e partiamo.... prima di pentircene”….

In effetti la “sensazione” era corretta!
Prevalenza di sole sul campo gara!



Samuele sembrava alla “Giostra” tra lo stupito e l’incredulo tra centinaia di biciclette e altrettanti atleti vestiti di un solo body!

Chissà cosa avrà realmente capito di quella festa!

Soliti rituali e routine pre-gara tra zona cambio e area di partenza…..con la differenza di avere stavolta un tifoso speciale in più….e di correre esclusivamente per lui!

Non parlo della gara perchè l’eventuale exploit sportivo, che stava per profilarsi, sarebbe comunque andato in secondo piano rispetto alla soddisfazione di aver gareggiato davanti a figlio e moglie che tifavano per me.

Non ne parlo perchè, anche a freddo, mi arrabbierei ancora per la maledettissima foratura che mi ha “lasciato a piedi” (tecnicamente e moralmente) esattamente a metà della frazione bike ….costringendomi a disputare la frazione di run ….fuori gara …e quindi fuori classifica.

Ma Samuele di classifiche, frazioni, tempi, forature…non capisce ancora nulla….per fortuna.

Per cui….l’immagine più bella della giornata è quella sorridente del rettilineo finale…corso con lui in braccio davanti a mamma Amalia, gli amici e tantissima altra gente….


Per la classifica….ci sarà tempo.

Che dire invece sul fronte sportivo…dal mondo del professionismo?

Beh!
La Juventus ha rivinto Scudetto e Coppa Italia per la prima volta nella storia assegnati con il supporto del VAR…ossia l’arbitro “televisivo” che interviene per correggere eventuali errori di quello …”del campo”!

La Champions?
Finita male, a Madrid, come tutti sanno.
Volete sapere la mia?
Il rigore nel recupero per il Real....non era nettissimo per cui un arbitro più “sensibile” (la ragione a Buffon) avrebbe fatto meglio a non darlo rimandando il verdetto ai tempi supplementari che era il destino segnato di quella partita.
Con un po’ più di ghiaccio in tasca Gigi poteva risparmiarsi la storia del “bidone della spazzatura” che ha trasformato una comprensibile protesta in una scenata eccessiva.
Vincenzo Nibali ha vinto la Milano-San Remo con un colpo di classe attaccando sul Poggio con un coraggio da autentico numero UNO!


Froome ha appena trionfato al Giro d’Italia (quest’anno inspiegabilmente lontano da Milano e dalla Brianza) con un’impresa d’altri tempi nel tappone alpino con la cima Coppi conclusa a Bardonecchia.

Fuga solitaria di 80Km facendo “saltare il banco”, smantellando la classifica generale con distacchi notevoli per tutti.
Un Froome mai visto così spregiudicato, coraggioso, all'attacco e con pochi calcoli. Splendido!
Inaspettatamente simpatico e scherzoso anche al microfono…sfoggiando un italiano quasi perfetto!!!
Andrà pure in bici con lo stile di un portalettere (con tutto il rispetto...) ma nel tappone alpino ha esaltato tutti.
Complimenti! 

Spero realmente che tutto questo non venga spazzato via dal “Ventolin”….e che il gustosissimo sapore di quell’impresa…non venga trasformato in quello molto più cattivo e amaro del “Subtamolo”. Aspettiamo ancora le sentenze!
Appello alla WADA, UCI e tutti: Per cortesia, fate bene il vostro lavoro….ma provate ad accelerate i tempi!!

Il mio piccolo “campioncino” è sempre più innamorato di ciclismo e si imbambola davanti alla TV durante le corse come se già capisse cosa voglia dire pedalare.

E avrà sicuramente intuito il dolore che la caduta dalla bici del 25 Aprile ha procurato al papà…

E si!
Son finito giù nella completa solitudine di un silenzioso allenamento… inforcando la rotaia del tram nei pressi di Limbiate…scorticandomi tutto il “lato sinistro” con tante escoriazioni e successivo ematoma gonfio e dolorosissimo alla testa del femore.
Ancora non del tutto sparito….ma sotto controllo e in fase ormai di risoluzione.
Diciamo che mi è andata bene….
Dopo la caduta in bici.....

Di altro?

Beh...ci sarebbe...che siamo andati a votare…il 4 Marzo….3 mesi fa!!!!

Si dirà: E’ Politica…che c’entra con lo Sport?

C’entra solo per dire che la “partita del Governo” ..è sembrata proprio una finale di calcio!

I tempi regolamentari non sono bastati. Troppo equilibrio.

I tempi supplementari non hanno sbloccato la situazione per troppa paura di perdere.

I calci dal dischetto sembravano decisivi, ma tra rigoristi imprecisi e bravi portieri…nulla di fatto.

Andando ad oltranza (come di solito si fa nelle finali) …la fase di stallo sembrava perdurasse in eterno con l’arbitro propenso a mettere punto……e rigiocare la partita….in autunno!
Mai successo!

Sarebbe bastata l’estate per ripartire dal primo minuto e decretare un vincitore?

Poi…..all'ultimo respiro….con il rinvio quasi deciso…..colpo di scena finale e vittoria della squadra giallo-verde tra l’incredulità di tutti e le recriminazioni dei delusi.


Adesso però ci si aspettano i fatti.
La campagna elettorale è finita…..la partita ha avuto un vincitore (seppur …bicefalo) per cui…..buon lavoro e in bocca al lupo!!

Il nuovo "capo" è omonimo di un grande juventino che sia da giocatore che da allenatore ha fatto grandi cose...anche per la Nazionale!
Per cui si può quantomeno sperare.

Vedremo!!!

"Toglietemi tutto ma mai.....il mio sport". Che poi è uno...
...che vale per tre! Tanto per non perdere.....l'allenamento!!!

Godiamoci l’estate e buon caldo (si spera) a tutti!!!!