domenica 24 dicembre 2017

Eccoci....Buon Natale....


Con questo originalissimo post che “esce” proprio nel bel mezzo della notte di Natale si conclude un anno, il 2017, indiscutibilmente unico!
 
Un anno pieno…. fino all’orlo di eventi, storie, pezzettini di vita, emozioni…..”situazioni”.

Dodici mesi che passeranno alla storia per tantissimi motivi e che, come già detto, per me rappresentano l’anno ZERO.


Un anno di cui mancano ancora dei frammenti da raccontare……di sport, ma non solo!

Riguardo il “pallone”, beh diciamo che nel 2017 è proprio andato a rotoli….anzi è…rotolato lentamente…finendo ad un passo dal dubbio amletico…


E’ più profonda la delusione per la sconfitta (l’ennesima) della Juventus nell’ormai archiviata finale di Champions contro il Real o quella più “fresca” per la mancata qualificazione dell’Italia al prossimo mondiale di calcio?



Bella domanda!

Nel provare a rispondere direi che ….la notte successiva alle due partite più “dolorose” del 2017 ho dormito poco, quasi niente e non per colpa di Samuele.

Molta rabbia per entrambe le disfatte, delusione per aver perso, per aver visto festeggiare gli avversari.

Grandissima difficoltà nel dover accettare l’amara realtà della sconfitta.

Insopportabile malessere nel riguardare in TV quel tiro di Cardiff finito in rete quasi telecomandato dopo una deviazione assurda e quello di Solna, anch’esso deviato nella sua dannatissima traiettoria e beffardamente destinato alla stessa sorte…ossia di finire alle spalle del grande Gigi.



Due diverse maglie (bianconera e azzurra), due punteggi differenti, due diverse competizioni…..ma esattamente stesso stato d’animo: un grande vuoto!
 
 Ma se la sconfitta in Champions della “mia” Juve evoca ricordi descrivibili con parole quali “maledizione” e “sortilegio” tre le quali collocare un percorso non privo di gioie (tranne in finale)…l’eliminazione della “nostra” squadra azzurra dal mondiale fa rima solo e soltanto con la parola “fallimento”
 
E’ vero, trattasi di calcio, di sport…





Esistono cose peggiori nella vita e la sconfitta è uno dei due possibili risultati finali.

Ma se quelle maglie te le senti addosso come la pelle, ti batte il cuore quando ascolti l’inno e hai la pelle d’oca nel vedere sventolare I bandieroni a strisce o tricolori….beh io, con le dovute misure, rivendico il sacrosanto diritto a sentirsi incavolati, arrabbiati di brutto, infastiditi da morire quando si perde.



Rivendico la facoltà di sentirsi delusi e contrariati in tali circostanze.

Arrogo la libertà nel poter moralmente soffrire e lamentarsi per tali “schiaffi”
 
Del resto, non l’ho mica tirati io fuori termini del tipo “Apocalisse”, “Catastrofe” e tutti I sinonimi di ciò che dovrebbe succedere a partire da quando abbiamo iniziato a digerire il disgustoso boccone somministratoci dagli svedesi!

E poi, quando circa 10 anni fa eravamo sul tetto del mondo con la nostra Nazionale a sollevare la coppa tutta d’oro…..chi è che non ha gioito ed esultato anche solo per una sera, ricavandone benefici a livello di endorfine…per non dire goduria pazzesca? 
Tra l’altro ricordo che si parlò addirittura di una crescita del PIL a seguito di quel trionfo.

Oggi dunque immagino facilmente una ricaduta negativa anche dal lato economico per l’azienda Italia in seguito alla …”catastrofe”


C’è quindi più di un motivo per incavolarsi, contrariarsi e…soffrire! 

Che faremo la prossima estate, senza l’azzurro ai mondiali?

Meglio non pensarci e chiedere fortemente ai padroni del calcio che da queste “ceneri” possa partire lo spunto per un rilancio che ci riporti nuovamente al livello che ci compete. 
 
Viva l’Italia!!!

La bicicletta è la “macchina” più spettacolare che esista ed il ciclismo la sua più maestosa rappresentazione!
E nel ciclismo c’è tutto.

Meccanica, forza, grazia, tecnica, tattica, strategia, sofferenza

E ancora….gambe, muscoli, cuore, testa, grinta, calma, pazienza, fondo, scatto…

E poi salita, pianura, discesa, freddo, caldo, vento, pioggia, sole…montagna, mare, collina..

Per non parlare di asfalto, sterrato, pavè, strettoie, paesaggi, foreste, boschi, piste
 Cambio, moltiplica, catena, sella, telaio, pedale, sterzo, raggi, cerchi, palmer, copertoncino….tacche, carbonio …e chi più ne ha più ne metta.
 
Di corsa....a Firenze nel circuito mondiale 2013 sulla collinetta per Fiesole
 
La bicicletta racconta di …fughe, volate, kilometri in solitudine, in gruppo, in scia, a ruota, a ventaglio…a tirare, inseguire, menare…

C’è spazio per festa, gioia, urla, entusiasmo, magia, profumi, bellezza, maglie colori…rosa, verde, azzurra, gialla, a pois. …


E quindi…stile, eleganza, classe, ma anche vita , storia, geografia, tradizioni, cultura, molteplicità, diversità.
 
A Saronno .....al primo kilometro della Tre Valli Varesine 2017
Il ciclismo è poesia, romanticismo, musica, ….e sa essere un po’ “bandito” e un po’ “campione”…..ricordandoci che “è bello pedalare se…c’è da sudare”…..e che “macinando kilometri di strada”…chiunque ti direbbe “l’hai voluta tu la bicicletta, pedala, più in fretta, pedala!”
 
Nella “palla delle parole” nessuno sport ne colleziona così tante…e tante ne mancherebbero ancora….con la volontaria esclusione …della  “chimica”

Il ciclismo!  Lo sport più bello che esista.
 
Noi che siamo corridori e al tempo stesso meccanici, massaggiatori e accompagnatori..di noi stessi

Noi che se ci ritroviamo in gruppo….altro che maglia rosa!

Noi che se foriamo…. piedi a terra e vai di cambio copertone, altro che ammiraglia!

Noi che il Ghisallo…lato Bellaggio…col “nostro passo”…non ci fa paura!

Noi che teniamo la bici coperta da un lenzuolo, appesa dal telaio, pulita, curata e custodita come un gioiello

Noi che la mattina,…sveglia, caffè, pane, marmellata ….e via in sella.

Noi che se c’è il tappone dolomitico in TV…..scusate “do not disturb”

Noi che se passa il Giro, caschi il mondo…diciamo ”Presente!!!”

Noi che la Tre Valli Veresine…si va senza titubanze

Noi…che tifiamo per Vincenzino Nibali…lo squalo di Messina!

Noi che il Ciclismo…..è veramente lo sport più bello che esista.

Alla Tre Valli Varesine con Samuele

Nell’anno ZERO c’è sicuramente meno tempo per allenarsi ma, per fortuna, molta più voglia di non mollare.
 
Guai ad adagiarsi sugli “allori”….che non ho.
 
E quindi l’iscrizione alle gare (poche ovviamente quest’anno) diventa una sorta di “contratto”.

Un “patto di sangue” con il sacrificio, un tacito accordo con l’allenamento.

Della serie …una volta iscritto non si può “saltare” e se non si può saltare allora si gareggia!!

Ergo….serve una forma almeno dignitosa…e per averla…mi affido al “patto” di cui sopra….

Varcata la soglia dei 45 anni le parole chiave sono: Continuità e Qualità. 

Termini bellissimi e validi sempre, ma che nel mio caso si traducono in: “va bene anche poco ma l’importante è che sia buono!”

Parlando di running, vi racconto della giornata nefasta a Monza in una domenica mattina di fine estate con Giove pluvio a “battezzare” tutti noi runner lungo la pista cara alle auto!

Partenza in stile “Gran Premio”….senza pit-stop e con “assetto bagnato” (mantellina cerata…traspirante)

Pioggia continua, a tratti intensa e più che mai sgradita! Beffarda nel concedere una tregua proprio nei momenti finali della "mezza".



Un odissea il ritorno al parcheggio raggiunto sempre di corsa…per mettersi addosso qualcosa di asciutto…e confortevole!

Ventuno kilometri di gara più due di riscaldamento (parcheggio-partenza) e due di defaticamento (arrivo-parcheggio)…per un totale di venticinque.

Da mettere in bacheca come la prima “mezza da papà” con un tempo real time di 1h38m niente male; una bella medaglia da finisher…e l’altro gift che sembra quasi un “benefit” offerto dall’organizzazione: in tema con il meteo…un telo di spugna…griffato!!!

 


Migrando sul triathlon, per la gara di Salò cosi come per quella di Monza, il programma iniziale prevedeva la “spedizione di gruppo” con tifosi al seguito…per la prima volta in versione family extended.
 
A Monza sappiamo come è andata….Previsioni pressochè categoriche e azzeccatissime…a cancellare il programma desiderato e…spedirmi in solitario verso la gara.

A Salò….nell’ultima settimana prima del via….un escalation ondulatoria tra ”variabile”, poi “sereno al mattino”, poi “nuvoloso”, poi “temporali al mattino”, poi di nuovo “variabile”…. 

Per cui…di fronte all’incertezza con 150Km da fare in macchina e con tutti I preparativi che ormai conoscete….si è deciso che era meglio cancellare (o meglio modificare) il programma.

Ed eccoci nuovamente in fuga solitaria verso la città lacustre del bresciano famosa per il famoso tentativo di riscatto del Duce e dei suoi tanti seguaci…


Sereno e con un caldo sole all’accoglienza ….ma tante nuvole ancora lontane che sembrano già d’accordo con il colonnello e I suoi messaggi.

Pensiero: “partiremo col sole….ma prima o poi….”

Dopo un anno, finalmente, l’odore gommoso della muta torna protagonista.

Assieme al body e a tutto il kit da “(im)perfetto” triathleta….che non molla mai.

Poco nuoto quest’anno in allenamento! Giusto quello che serve per gestire gli “unici” 750 metri di gara del 2017.

Una frazione tutto sommato …standard nuotata in facilità ma evitando la sempre spiacevole situazione di “attraccare” per ultimo prima del T1.

Per il futuro, mi toccherà di migliorare…ma ancora oggi c’è un gruppetto di “colleghi” che in acqua vanno peggio di me!

Per fortuna che il T1 si svolge sotto il sole…a rendere tiepido il cambio più critico e impegnativo della gara.

I suddetti nuvoloni sono molto più vicini…..ma il tempo ancora regge.

In bici è dura con un bel pò di salita…già subito.



Mi aiuta il 34x23 che una volta era un rapporto che nemmeno esisteva se non nelle mountain bike.

Oggi, lo montano tutti…e parecchi lo utilizzano.

La differenza tanto….la fa la gamba.

Insomma…si può andare forte anche col 34x23 se riesci a spingere e a far rullare I pedali …alla Froome!

Nelle vallate del bresciano si alternano raggi di sole e momenti via via più lunghi di grigio…anche perchè le nuvole si ingrossano.

Al T2 si arriva che pioviggina….ma ormai è fatta.

Le gambe ci mettono un pò più del dovuto a rispondere presente all’appello… della corsa.

Difatti inizio a correre come so quando ormai, dei 5Km previsti, ne mancano “solo” …2.

Piove! A tratti anche in modo fastidioso.

All’arrivo sotto il gonfiabile la pioggia si cessa quasi per magia.

Un regalo ben gradito che mi fa godere gli attimi indimenticabili dopo il finish senza dover scappare sotto I tendoni.

Quei pochi minuti successivi al taglio del traguardo, quando si può ancora restare li nei paraggi dello striscione sono qualcosa di unico.

Si pensa alla fatica, al fatto di aver comunque terminato un’altra gara a prescindere dal tempo finale.

Al proprio corpo e agli sforzi che ha fatto per completare il tutto.

Alla mente che ha gestito momenti e situazioni diverse.

C’è sempre da ringraziare qualcuno!

Dire grazie perché non è poi così scontato che quella linea d’arrivo la si varchi sempre.

La delusione per non essere andati come si voleva, così come la soddisfazione per aver fatto un gran tempone….non dovrebbero mai superare la gioia vera di essere comunque arrivati in fondo!

E' arrivato il freddo.
 
La bici è “in letargo” per almeno un mese e mezzo. 
 
Ecco arrivate le feste di fine anno in cui ci si affida alla corsa come unica “dea salvatrice” e “riparatrice” dalla minaccia delle calorie…

Si programma il finale di stagione (magari col “botto”) e l’inizio delle campestri con tante altre variabili da considerare nello scorrere il calendario…. e che hanno ovviamente a che fare con un bimbo di nome Samuele.
 

E’ Natale.

La vita frenetica di questi ultimi giorni dell’anno, le code kilometriche per tornare a casa dal lavoro, l’ ansia da “cenone”, “pranzone”….”regalino” o “regalone” portano a fondo scala la lancetta dello stress.

 
Io mi rifugio nella tradizione di un Natale in famiglia, con un blitz lampo in Sicilia per un evento importantissimo.

110 volte Grande ..sorella neo Dott.sa Gabry.

Gli sforzi di anni coronati da una soddisfazione immensa.... … che farà da prefazione ad un libro di successi ...tutto da scrivere!!!

Per il resto saranno feste da vivere in casa…per la prima volta in assoluto con il nostro bimbo!
 
 
 
 
 
 
 
Auguro a tutti…..”Merry Christmas and Happy New Year”…..sempre in gamba, sempre in fuga, sempre in sella….sempre in famiglia.....e sempre…alla GRANDE.

 







AUGURI!!!!

Arrivederci nel 2018...per un altro anno...di corsa, bici.....emozioni e nuovi post....