martedì 30 dicembre 2014

...Botti di fine anno !!!!


Come corre il tempo!!!!!!
 
In un battibaleno sono arrivate puntualissime le vacanze di fine anno…e (un po’ meno puntuale) la prima neve dell’inverno!  
 

nevicata del 27 Dicembre a Paderno D.no dal balcone di casa


Del resto, la “corsa al Natale" inizia prestissimo senza nemmeno il tempo di archiviare l’estate, ammesso che ci sia mai stata!

 
C’è chi già a fine agosto prenota voli per le mete più disparate nella speranza di trovare  soluzioni “low cost”, chi si informa sulle date di apertura dei Mercatini di Natale, chi inizia a scrivere la letterina a Santa Claus, chi fa partire il count down per l’apparizione del primo panettone sugli scaffali dei centri commerciali…..e chi più ne ha più ne metta!

 


E così, mentre qualche anno fa si aspettava che arrivasse almeno il ponte dell’Immacolata per pronunciare la parola Natale…..adesso il suono delle campanelle al collo delle renne, il profumo degli abeti, le luci e I colori della festa più attesa dell’anno, fanno la loro prematura comparsa quando ancora vige l’orario legale!

E chi se ne frega se l’Avvento non è ancora iniziato!

 
Il week end “dei morti” a inizio Novembre, ormai confuso e contaminato dall’Halloween di importazione, viene consumato come un fast food da digerire in fretta perché bisogna velocemente…. farsi la bocca per il carosello natalizio e dare subito il calcio d’inizio al derby Milano-Verona…ossia Panettone contro Pandoro!!!!

E mentre ci bombardano con spot pubblicitari di ogni tipo compresi quelli dei film cine-panettoni, gli sguardi di molti si dirigono fuori dalla finestra nella speranza di un cielo bianco che produca qualche fiocco di neve che, complice anche gli ormai appurati cambiamenti climatici, non arriva più!

 

Ed io, che da sempre preferisco il presepe all’albero e continuamente auspico un lento avanzamento del tempo, accetto con fatica tutta questa “ansia accelerata” legata all’arrivo delle feste!

Direi proprio che ….mi piacerebbe di più un Natale di corsa che …..la corsa al Natale!
E poi….tutto questo tormentone anticipato mi fa sorridere a volte anche amaramente visto che, a pensarci bene, di tutto si parla fuorché del bambinello.

Eppure, nonostante questa “compressione”, ne sono successe di cose dall’ultimo post ad oggi!

Lasciamo perdere la politica, il governo, il jobs act, la cronaca italiana e le follie criminali contro donne e bambini nonché le paurose vicende romane della nuova tangentopoli mafiosa.

Per quanto ce ne sarebbe da dire….non sono temi coerenti con questo blog!

 

Quello che è successo e che mi riguarda di persona….personalmente, è che ho compiuto 42 anni!

Un anno in più sulla carta di identità coinciso solo con qualche timido accenno di fascite plantare al piede sinistro quasi a volermi ricordare che una candelina in più sulla torta ha sempre il suo peso!

E così, come sempre succede alla fine dell’anno, ho preso un nuovo paio di scarpe da running…proseguendo la fortunatissima serie Asics Nimbus ormai arrivata al numero 16.
Sono quelle più adatte a me a ai miei piedi soprattutto!!!
 



Chi corre e fa sport sa benissimo che fastidi e dolorini fanno parte del “pacchetto tutto compreso” ….prendere o lasciare.

Il corpo umano, non a caso macchina perfetta, è un sistema “con memoria” per cui dopo i 30 anni normalmente….ci ricorda di prestare molta attenzione a tendini, legamenti e articolazioni. E per far ciò utilizza come unico strumento i famosissimi dolorini.

Esperienza e buon senso aiutano a convivere con tutte queste problematiche senza doversi forzatamente fermare.
Far finta di nulla e fregarsene dei dolori può però determinare dei danni molto seri e in certi casi anche irrimediabili.

Ecco perché, dall’alto miei 42 anni, suggerisco di ascoltare bene i messaggi che arrivano dal proprio fisico e farsi consigliare sempre da atleti più esperti che sicuramente hanno sperimentato (e superato) almeno una volta nella vita eventi quali la sindrome della bandelletta ileo-tibiale, la già citata fascite, la spina calcaneare le infiammazione dell’anca e del tendine d’achille.

Euro Trail di Paderno D.no il 07 dicembre
Io le ho avute tutte, e non essendo malattie infantili, sono consapevole che possono ritornare.

Ma se a 42 anni mi trovo pienamente e felicemente dentro questo mondo con tanta voglia di fare e mille altre idee in testa, vuol dire che ho sempre teso l’orecchio verso quei segnali inviati dal corpo.

Adesso mi avvio verso la “revisione annuale” che ad inizio anno mi vedrà impegnato nella visita medica sportiva per la quale vige l’obbligatorietà, ma che chiunque deve considerare come un dovere verso se stessi.

Come detto la stagione del triathlon si è conclusa con la gara Sprint di Milano Aspria Club che ha archiviato una annata della quale sono pienamente soddisfatto.

Ben 5 gare disputate con 4 Olimpici ed uno Sprint e il discreto “crono” di 2h23min nella gara milanese del Tri@MI nella quale credo di aver fatto veramente del mio meglio.

L’idea era quella di concludere il 2014 con una mezza maratona, ma purtroppo la fascite plantare mi ha suggerito di rinunciare all’evento al quale ero già iscritto, ossia la Maratonina di Crema del 16 novembre.
 



Quindi mi sono “buttato” sulle tapasciate importanti, come la “Teremotata” di Terno d’Isola e le gare “on the road” di fondo non prolungato….ossia le 10Km su strada che caratterizzano il calendario podistico dell’autunno milanese.


A Peschiera, il 23 novembre, ho anche realizzato un discreto tempo sui classici 10 mila metri della Zelodicorsa che ho corso in 41:18 che, per chi ha dimestichezza con i numeri dei runners, significano andare a 4:07 min/Km.

Non che sia un tempo da stracciarsi le vesti, ma da quando sono prevalentemente un triathleta, è il mio tempo migliore su questa distanza.

Tra l’altro ho gareggiato, come sempre, con la solita partenza lenta e finale in crescendo senza però aver mai toccato il limite.

 
I miei compagni di squadra del GPG, che avevano in precedenza corso la gara non competitiva, hanno fatto un tifo bestiale “accelerandomi” lungo il rettilineo d’arrivo e per questo e altro ancora li ho ringraziati personalmente dopo pochi giorni quando, durante una riunione in sede, ho fatto loro gustare la birra artigianale fatta rigorosamente in casa, assieme ad Amalia, con processi totalmente manuali.
Un prodotto…..che è al tempo stesso housemade ed….handmade!!!

Chiaramente si trattava della birra della versione 2014 (cotta alla fine del 2013) che abbiamo battezzato “SunWeiss” in quanto nata in una soleggiatissima giornata a partire da un malto di frumento.

In effetti, nell’elenco delle cose fatte nell’ultimo periodo trova posto anche la cotta dalla birra che berremo nel 2015, una Ale abbastanza secca e decisa che chiameremo “Expo” per ricordarci dell’evento importantissimo che vedrà Milano e l’Italia sotto i riflettori del mondo nel corso del prossimo anno.



Le ultime 2 "creazioni" SunWeiss ed Expo
Quella della birra è una passione iniziata, quasi in sordina 3 anni fa, e che ormai ci vede alle prese con luppoli, lieviti, malti e fermentazioni varie….almeno una volta l’anno.

E poi, quasi per senso di dovere, etichettiamo la birra dando ad ognuna un nome caratteristico e che resterà comunque unico!

La produzione, condotta con un tool di fermentazione da 25 litri, è bastevole per un bacino di “privilegiati” consumatori .....come si suol dire di tipo “familiare” includendo oltre ai parenti, gli amici e i colleghi.  
  


Insomma…il prodotto è a tiratura limitata e viene consumata…. con vuoto a rendere a titolo completamente gratuito!

 Fare la birra in casa è uno degli “spassi” più impegnativi che abbia mai conosciuto.

i batteri sono nemici della birra....tutto va sterlizzato
A parte l’odore acidulo che invade la casa durante la prima e impetuosa fermentazione, il processo che dalla pulizia iniziale degli strumenti termina, qualche mese dopo, con il primo sorso è …un “viaggio” affascinante ma tutt’altro che semplice.

Sarà anche per questo che alla meravigliosa sensazione del “primo sorso di birra” è stato addirittura  dedicato un libro…il cui titolo è riportato al termine del post…..giusto per costringervi a leggere….fino in fondo.

 
Per concludere l’argomento brassicolo…..e volendolo legare anche allo sport vi garantisco che la birra è molto, ma molto di più rispetto alla bibita bionda gasata che… fa fare bene i rutti e si accompagna bene con la pizza.

A parte che “bionda” è un termine solo italiano e (dunque) impreciso per classificare quella che non è una bibita bensì una bevanda....e attenzione alla differenza. 

Basterebbe leggere una sola volta qualche riga che racconti la storia, l’origine e il procedimento che dal cereale conduce al “primo sorso di birra”….per considerarla, al pari del vino, un vero e proprio capolavoro naturale….un mix splendido di gusti, colori, odori, varietà, tipologie e sensazioni che…..altro che rutti e bibita per pizza!

Imbottigliamnento...processo lungo e faticoso

E poi, nella maggior parte dei casi (anche se non in tutti) la birra ha una gradazione alcolica nettamente più bassa rispetto al vino con il vantaggio di potersi….sposare meglio con il mondo dello sport!

Peccato che, come per tutti gli alimenti contenuti nel vetro, è praticamente impossibile trasportarla in aereo…..con la grande limitazione che ne deriva nel fare assaggiare la nostra birra a Milazzo…dove avrei, mio fratello per primo, una buona “fetta” di consumatori.


Pertanto, i giorni natalizi trascorsi nella mia città, sono stati “bagnati” dal vino, champagne e spumanti vari……ma purtroppo non dalla BIRRA KARMALIA……

Natale a Milazzo, non è il titolo di un film stile cine-panettone di quelli che fanno il pieno di questi tempi!

Natale a casa Depasquale potrebbe essere, ma non è, una rappresentazione teatrale tragicomica…scritta sull’ispirazione di Eduardo.

Il Natale 2014, trascorso a casa, è stato invece un festival di sensazioni diverse, un insieme di situazioni anche ingarbugliate e come sempre non semplici, ma che alla fine hanno trovato magicamente la strada della felicità.
Quella strada che, senza troppe parole, transita interamente dentro i solidissimi perimetri della famiglia.

 
I giorni della nascita di Gesù….trascorsi a due passi dal mare con i gabbiani ancora in volo, il sole e 20 gradi hanno avuto il loro fascino nonostante il Natale sia tradizionalmente una festa che evoca il freddo, il gelo, la neve, il bue e l’asinello.

Lo so che non ci crederete, ma la foto è stata scattata il 22 dicembre al mar di ponente di Milazzo con 21 gradi!!!
Riprendendo il viaggio culinario iniziato questa estate nel precedente post, anche per Natale, i miei luoghi si caratterizzano per piatti che tradizionalmente vengono preparati specialmente durante queste feste.

“U pesci stocc’a ghiotta” è il piatto forte della cena della vigilia, quando si preferisce affidare al mare il ruolo di protagonista anche sulle tavole.

u pisci stocc'a ghiotta...preparato per il cenone della vigilia (foto autentica)
E’ una pietanza semplice solo sulla carta infatti prevede il rispetto di regole ben precise sull’approvvigionamento delle materie prime (primo fra tutti il pesce stocco), sulla composizione prima e sul tempo di cottura dopo.


Insomma….per farla breve…..utilizzo il siciliano per dire che….”a ghiotta s’avi a sapiri fari” (si deve saper fare) per non deludere le boccucce affamate di chi si siede a tavola.

 Ma la cena natalizia prevedeva anche dell'altro......

Il poker di donne di casa capitanate da mamma (Rosaria) con in squadra moglie (Amalia), sorella (Gabry), e cognata (Tiziana), elencate in rigorosissimo ordine alfabetico, hanno cucinato di tutto lasciando a mio fratello (Alessio) l’arduo compito…..du pisci stoccu….

Tutto riuscito alla Perfezione!!!!
La tavola imbandita......giorni di sacrifici...."consumati" in una cena!!!!







Per quanto mi riguarda, coadiuvato da Giuseppe (mio nipote), mi sono dedicato all’intrattenimento e all’organizzazione di attività collaterali anche e soprattutto sportive approfittando del clima primaverile per proporre escursioni ciclistiche con una meta incredibile per dei giorni di fine anno: la riva del mare!!!

Biciclettata natalizia con destinazione.....mare





E poi chiaramente…..correre, correre,  correre con lo scopo principale di "bruciare" alcune frazioni di cenone ma anche per godersi, al mattino presto mentre tutti ancora dormono, le strade di casa con un clima primaverile!
Allenamento del mercoledì 24 dicembre alle ore 7:51 con 16.1°C......e 1123KCal bruciate....circa 1/3 di cenone!!!!
 
Manca solo un giorno al Capodanno…..e si sente già il suono vibrante della campanella che segna l’ultimo giro delle lancette di questo 2014.

In tema di sport, gare e programmi per il 2015 sono ancora …”al buio” nel senso che non ho ancora letto con attenzione il calendario.
Per il triathlon se ne parlerà a maggio per cui inizierò certamente con le gare podistiche. 

Sicuramente le corse campestri d’inizio anno…tra cui la mitica 5 Mulini e il Cross di Paderno D.no (a casa mia) hanno altissime probabilità di avermi nella lista dei partenti.

Tra l’altro a inizio dicembre ho corso un “antipasto” di cross country con l’Euro Trail che si è svolto nel Parco della Cava Nord di Paderno D.no.

Ottima gara, bel risultato (7Km impegnativissimi in 31:07) e la conferma che ….le gare con le scarpe “ruvide”, sull'erba, con tratti di fango e percorsi accidentati hanno veramente un grande appeal….

 


Sono proprio arrivato alla conclusione di questo post…..e prima che arrivi veramente la Notte di San Silvestro……passerei agli auguri di rito.

Non prima però di avervi rivelato il titolo del libro a cui mi riferivo in precedenza quando mi stavo esibendo nel mio personalissimo spot a favore della birra.

Titolo: “La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita”
Autore: Philippe Delerm

E’ un libricino molto leggero, di facilissima lettura, ma non banale e che si può terminare anche in una serata.

Suggerisco di leggerlo tutto d’un fiato in un momento in cui magari ci si sente troppo pressati dai pensieri quotidiani…e la mente, per contrasto, avrebbe tanto bisogno di esplorare spazi con confini più intimi e tempi più immediati e tranquilli.

Il passo che dai piccoli piaceri evocati dal libro porta agli auguri per il 2015 è veramente molto breve!!!

Possa il 2014 concludersi come tutti desideriamo per lasciare il posto ad un nuovo anno di grande gioia , salute e serenità!

Auguri di buone feste e buon 2015 a tutti!!!!!


E a tutti gli sportivi……mi raccomando, occhio a non esagerare con le calorie….e se proprio non ce la fate….allenatevi tutti i giorni approfittando del maggior tempo a disposizione!

Ah….dimenticavo: un sorso di birra……può anche trovare il suo meritatissimo spazio anche nella tavola del Cenone di San Silvestro.
 
                                                                    AUGURI !!!!!!!

domenica 19 ottobre 2014

A tutto campo.....

 
Bentornati a tutti!!!

Il mio solito ottimismo mi fa pensare che almeno qualcuno dei miei lettori desiderasse già da un po’ trovare nella propria mail il link con l’aggiornamento del blog….

In effetti sono passati più di due mesi dall’ultimo racconto e in questo largo margine temporale ne sono successe di cose!!

Tranquilli! Non vi annoierò con cronistorie e filastrocche sullo stile dei temi della scuola media …tipo “Racconta l’episodio dell’estate appena passata e che ti ha colpito di più”

Tra l’altro…non mi ricordo nemmeno come me la cavavo nello svolgimento di simili compiti del dopo vacanze…..so solo che ne è passato di tempo!

Per iniziare direi che, passano gli anni, si succedono le estati e la mia città, Milazzo, è sempre li con la sua incantevole lingua di terra che si fa spazio timidamente nelle acque del Tirreno.
Milazzo...terra fra i 2 mari...ponente e levante
 E lo fa tanto timidamente a tal punto che nessuno la conosce come meriterebbe…quasi come se evitasse di prendersi il posto che facilmente potrebbe avere tra le località di mare più belle d’Italia.

27 settembre 2014 alla Raffineria di Milazzo!!
 
Eppure ogni tanto la città balza agli onori della cronaca  nazionale!
Se ne è parlato purtroppo di recente per "merito" dell'esplosione alla Raffineria, l'inquinamento e il rischio serio corso da diversi operai che lavoravano quella notte in quella cisterna.
 
Non si parla quasi mai invece di tutte quelle cose che rappresentano l’orgoglio (nascosto) di noi milazzesi…ossia il Castello, la punta del capo, l'essere il "paese dei due mari".....e il luogo dove visse San Francesco di Paola. 
il Castello.....sui fichi d'india....al tramonto

E poi la panoramica, Polifemo e la sua grotta, la deliziosa caffè con panna con brioches, il mercato del pesce, lo specchio d’acqua teatro di guerre puniche, la vittoria di Garibaldi sui Borboni, u pisci spada, la spiaggia di Venere, il Carciofo....(scoglio), il borgo antico, gli spiedini di braciolettine, l’estate che dura fino a novembre….




Tramonto......con le isole Eolie e il Castello

Il santuario con la statua di S. Francesco da Paola.....protettore della gente di mare e veneratissimo a Milazzo
 
Scusate per la lista, un po' lunghetta ma vi giuro non completa, e che ho sputato di getto aiutandomi molto con i sensi!

Si! Perché le sole parole (almeno le mie) non credo potranno mai spiegare la sensazione che sta dietro all’inforcare e poi trovarsi in bocca il sapore inconfondibile dello spiedino di braciola mangiato a pochi metri dal mare subito dopo una gita in barca da lato a lato del promontorio.
 
Di seguito troverete alcune immagini di quelle "eccellenze" elencate prima e che come dicevo non sono altro che parte di una lista parziale....che magari completerò col tempo!




Le braciole...dette anche "spiedini di braciole"........

 

Ricordo che da ragazzino …alle soglie della maggiore età, per me e i miei amici Milazzo voleva dire “mar di ponente, caffè con panna e a festa i San Francisc…i Paula”!!!
Guai chi ci toccava questi miti!!

Questo blog non è un sito di promozione territoriale o turistico, anzi parla di sport e di agonismo.

Ed infatti, Milazzo sarebbe anche lo scenario ideale per un triathlon con un richiamo notevole.
Ed invece….ancora oggi è per molti solo “la zona della centrale elettrica”….o “la tappa di passaggio obbligatoria per andare a Panarea”.


La mitica caffè con panna e brioches.....colazione estiva
Il Carciofo è quell'isolotto di roccia, ispido e frastagliato che si trova a pochi metri dalla punta estrema del capo di Milazzo.
 
 
La spiaggia di ponente e il capo di Milazzo
 
Una finestra su Milazzo ripresa dal Castello
 
u pisci spada...che non manca mai nei banconi del mercato del pesce! Uno spettacolo per il palato
 
Ma ritorniamo per un attimo allo sport!!!!
Quando mi trovo da queste parti, in sella alla ormai famosa Scapin telaio a goccia, non posso e ne mi va di mancare l’appuntamento con la classicissima tappa estiva …denominata “a nchianata du Tinnaru” ossia la salita al santuario della Madonna nera del Tindari!
Ve ne ho già parlato l’anno scorso di questi tempi….per cui con l’aiuto del Garmin e solo in un flash, vi mostro la mia sgroppata ferragostana….al termine della quale…c’era un pranzetto in veranda a casa mia che non vi racconto...visto che le parole a poco servono!!!

 

Durante le ferie, per le strade messinesi speravo vivamente di incontrare Vincenzo Nibali…che sapevo trovarsi nella sua città d’origine per pochi giorni di relax dopo il Tour de France!

Nulla da fare…..non si è fatto vivo.
Per incontrarlo ho atteso la Coppa Agostoni a Lissone, gara premondiale svoltasi in Brianza il 17 settembre. 

Finalmente l’ho visto da vicino riuscendo a fotografarlo e anche a parlargli a fine gara!

Mi sono complimentato per la grande vittoria in giallo... augurandogli di riperetsi nella gara iridata.
Purtroppo è andata poi male per l’Italia…e bene per il polacco Kwiatkosky medaglia d’oro.

Ma pazienza!

Sarà che Vincenzo è di Messina (emigrato in toscana ma con ancora un lieve accento terrone) o sarà anche perché è un personaggio semplicissimo (nulla a che vedere con i “divi” dello sport) ma …..quei pochi secondi accanto al ciclista oggi più famoso al mondo …sono stati particolari!

Rituffandoci (è proprio il caso di dirlo…) nel tema estivo di fine agosto…..in quei giorni iniziava a diffondersi la sensazione che i fantastici bagni di quei giorni rischiavano di diventare gli ultimi dell’estate 2014.
 
Rischio grosso in una stagione che si è rivelata ancora una volta “strana” con un inizio ritardato e con un singhiozzo alternato fra giorni belli e meno belli con temperature spesso lontane parenti di quelle a cui eravamo abituati.

Una stagione da far venir quasi la voglia di affidarsi al tristissimo e insipido adagio che dice.. ”non ci sono più le estati di una volta!!!”

In realtà in Sicilia ch’è chi fa il bagno e prende il sole ancora oggi …ossia nei giorni in cui qui al Nord pensano già ad Halloween come festa che fa da apripista al Natale!!!!

 
E proprio nelle acque ancora calde di Milazzo i canotti a remi diventano fantastici trampolini per tuffi a mare di fine ottobre…..scatenando l’invidia di chi …quel canotto l’ha comprato per usarlo solo un giorno!!!

Eppure, ricordandomi di essere un triathleta, avevo già programmato un bel bagnetto nelle acque del Lago Maggiore dove, appena rientrato dalle ferie siciliane, avrei gareggiato nel mio primo triathlon olimpico fuori dai confini nazionali….nella seppur vicina Svizzera ticinese.

La partenza fissata alle 8.30 del mattino del 7 settembre, ci ha costretto a svegliarci all’alba con il buio pesto per raggiungere Locarno.






Poi però la gara è andata benissimo….nonostante il freschino iniziale,!

Nuoto con la muta (acqua a 19°C)....nelle acque del Lago Maggiore che, nel versante più a nord, vede le Alpi specchiarsi minacciose….dando spettacolo, ma rendendo la temperatura “percepita” ancora più bassa!

 Anche in bici….si andava spesso su e giù in un percorso per nulla facile ma ondulatissimo e quasi sempre all’ombra delle montagne.

Nella corsa, finalmente ci si poteva “scongelare” dato che i 10Km finali scorrevano vicino al lago e lungo strade soleggiatissime e calde anche per l’orario ormai prossimo…. al mezdì!!!

Finale in 2h 36min, niente di eccezionale ma comunque un buon tempo!

 
  
Il triathlon in Svizzera mi aveva dato l'occasione per nuotare, seppur in dolci acque di lago, ricordando solo vagamente i bagni estivi......
Amalia però…..era rimasta “all’asciutto” dopo l’ultimo bagno veloce fatto assieme a Cefalù pochi giorni prima del rientro!
E se io avrei comunque immerso il mio corpo atletico nelle acque della piscina esterna dell’Aspria Harbour Club di Milano per l’ultimo triathlon dell’anno, per lei sarebbe già stato il tempo di riporre definitivamente nei cassetti  i costumi e tutti gli abiti da mare! Che tristezza!!!

Si chiama “La malinconia dell’ultimo bagno”

E’ una specie di sindrome da distacco dall’estate….una patologia tipica dell’autunno che si manifesta con il rifiutare categoricamente l’idea di non poter più tuffarsi al mare per…un’ultima memorabile volta prima del cambio di stagione!


Il non volersi mai accontentare di tutti i bagni a mare fatti si unisce alla triste sensazione che sono stati sempre pochi….che si poteva anzi…si doveva fare di più …perché l’inverno sarà sempre troppo lungo, troppo freddo e troppo grigio per noi siciliani dalla pelle oleastra… instancabili amanti del sole e che a tavola preferiamo su tutto il gusto salmastro del pesce e non ce ne frega niente della cassouela!!! (con rispetto parlando…sempre)

La fine dell’estate è come quando termina la festa di S. Agata a Catania.
La gente piange al momento del rientro della Santa in Cattedrale realizzando amaramente che che bisognerà aspettare un anno intero per fare ripartire tutta la baraonda sacro-profana che inizia con …le candelore e ”a sira o tri” (3 febbraio) e finisce all’alba del 6 febbraio!
Ed ogni anno la festa finisce sempre più tardi proprio perché si vuole tirare il più a lungo possibile prima di rassegnarsi all’attesa!

E io e Amalia, imitando i catanesi nel prolungare il più possibile la festa, da bravi mediterranei ci siamo (selfy….) organizzati  una minivacanza in un luogo che sta ancora più a sud della Sicilia: l’isola di Creta!

Internet, Ryanair, Venere e Europcar ed in un battibaleno era tutto pronto! E poi avevamo anche la scusa di festeggiare la mia promozione lavorativa!

In circa 2 ore di volo da Milano si raggiunge Chania, luogo sorprendentemente affascinante e inaspettatamente accogliente!


In macchina si circola abbastanza bene…anche se i cretesi mediamente guidano un po’ troppo indisciplinati!

Noleggiare l’auto è quasi obbligatorio se si vogliono raggiungere alcune tra le spiagge più belle al mondo e che …rispondono ai nomi di Balos ed Elafonnisi.

Per andare a Balos….si percorre, come in un safari, una strada sterrata di quasi 10Km con quoziente di difficoltà notevole!
Se non bastasse, si devono poi percorrere altri 2Km esclusivamente a piedi per poter finalmente ammirare lo spettacolo che vedete in foto e che vi assicuro non rende giustizia a quel panorama.
Di seguito una carrellata di immagini....tutte da osservare!!!
La strada...safari per Balos, 10Km di sterrato che non passano mai.....
Il percorso per Balos.....con la pubblicità di un taxi...molto singolare : l'Asino
La laguna di Balos.....spettacolare
Ancora....la laguna di Balos.....prima di scendere in spiaggia
Il mare di Balos......
Le isole poco distanti dalla laguna di Balos...sembrano disegnate con la squadra

Anche Elafonnisi è difficile da raggiungere, ma la fatica e la pazienza che servono per arrivarci scompaiono al cospetto di quei colori meravigliosi.

E dire che nel bel mezzo della mattina a Elafonnisi il tempo ci aveva sgarbatamente voltato le spalle. Guardando il cielo eravamo un po’ perplessi mentre passeggiavamo lungo la riva ….assieme a qualche inguaribile “assetato” di acqua salata….

Poi...in pochi secondi….una “bomba d’acqua” paurosa con almeno 20 minuti simili al diluvio universale, con pioggia a secchiate, tempesta, vento…..con conseguente e forzata corsa prima sotto la tettoia del bar e poi in macchina!!

Ma la “congettura sfavorevole” che dalle mie parti si chiama “malanova” non poteva vincere la partita così!

Siamo rimasti per un po’ in macchina …speranzosi in attesa di un cambiamento meteorologico .....che in quelle condizioni appariva più sinonimo di miracolo che di una ottimistica previsione!

Ed invece…..la “malanova” (non so da chi originata)…..si è annientata come per incanto!
Il sole ha fatto finalmente la sua maestosa comparsa sciogliendo velocemente le nubi e facendo tornare sulle rive della spiaggia rosa tutti i bagnanti che, come noi, hanno atteso che l’arca di Noè sparisse……credendo fortemente e fino alla fine che l’estate ….non era ancora finita!!!! 

Beh…diciamo che il bagno ad Elafonnisi potrà a pieno titolo essere archiviato come ultimo bagno dell’estate assieme al ricordo indimenticabile di quell’arcobaleno colorato, di quella favolosa laguna di sabbia rosa ma soprattutto di quel mare così limpido che non avremmo mai pensato.

La sabbia rosa di Elafonnisi.....illuminata dal sole uscito fuori dopo il dilluvio....
La spiaggia a Elafinnisi è una meraviglia ......con lingue di sabbia che invadono il mare
Ripeto che questo non è un sito turistico, ma se doveste recarvi a Creta ed in particolare a Chania (detta anche Hanià o Xania) vi consiglio di avventurarvi a piedi nella zona della città vecchia perdendovi tra i vicoli e stradine del centro pieni di gente, negozi, locali, ristoranti e bancarelle….


 
Tra l’altro la città è molto…italiana essendo stata dominata dai veneziani la cui impronta è molto presente soprattutto nelle architetture della zona portuale.

Il porto di Chania.....con il mare impetuoso

E siccome il miglior modo per perlustrare un luogo nuovo è …andarci a correre, le mie scarpe da running mi hanno accompagnato per 11Km corsi la domenica mattina presto proprio nei luoghi più suggestivi di Chania con annessa escursione lungo tutta la spumeggiante banchina del porto fino al faro…correndo con il mare vicino e gli spruzzi delle onde! Una meraviglia!
 

Ah quasi dimenticavo!
 
A Chania si mangia di lusso in ogni locale.
La torta salata con melanzane, menta e formaggio greco è un piatto tipico da provare!
E poi cucinano bene la carne di maiale e le patate!!!
Ed a fine pasto…..Raki offerto dalla casa per digerire! Ricorda molto la grappa, ma è un pelino più dolciastro.

Quando si torna in patria anche dopo soltanto pochi giorni di “stacco totale" si ripiomba violentemente nel solito tram tram italico.
Basta riprendere contatto con giornali e notizie sui temi più “in voga” del periodo per riappropriarsi dei paradossi più incredibili di un paese sempre in contraddizione che sembra volersi rovinare con le proprie mani riuscendo nel compito veramente difficile di apparire sempre più diviso, spezzato, inconcludente, senza orgoglio e con i soliti problemi irrisolti.

Ma può mai essere che ogni proposta del governo, senza voler mai giudicare in questa sede se giusta o sbagliata, non trovi mai un riconoscimento un po’ più ampio?
Perché su ogni tema ci sono sempre enti, organizzazioni, fronti del no, dissidenti e via dicendo che non trovano mai un terreno di confronto produttivo per poi intraprendere decisi una sola direzione?






Ma come può essere che piogge un po’ più intense del normale creino ogni volta alluvioni, disastri e morte per poi sentire che le metodologie per il controllo del territorio esistono ma non vengono applicate?
E poi, in Italia, la colpa non è mai di nessuno!! Come se l’autorità e la responsabilità volute fortemente dalla classe che ci governa, si trasformi strategicamente (e artificialmente) in uno scialbo potere condiviso per poter applicare la regola del “mal comune mezzo gaudio”…oppure per comportarsi come Pilato….ossia lavandosene le mani! 
E facciamo ridere tutto il mondo anche quando piuttosto che commentare una bellissima partita di calcio, all’altezza dei tanto “declamati” campionati esteri, per quasi 2 settimane si tirano fuori allusioni a “campionato a parte” o “complotti” per definire alcune decisioni arbitrali ancora oggi non chiarite dalla moviola.

Tra l’altro, dopo Juve-Roma e tutto il macello venuto fuori per “colpa” dell’arbitro Rocchi (di Firenze, nota città…juventina…) in parlamento, i  nostri rappresentanti discutevano animatamente  delle presunte ingiustizie aprendo addirittura interrogazioni parlamentari a riguardo piuttosto che dare la priorità….ai problemi del paese!

Ma che tristezza!!!



Nel frattempo la nazionale di calcio ha cambiato guida. Il “nostro” Antonio Conte si è seduto sulla panchina azzurra non senza critiche (ovviamente) ed ha iniziato un cammino che speriamo porti frutti migliori delle precedenti gestioni.
Non è secondario, visto che la nazionale è una delle poche istituzioni ancora vive nel nostro paese a rappresentare un punto di unità!

Per tornare al tema atletico con riferimento all’ultimo bagno.....il mio è avvenuto nella piscina dell’Aspria Harbour Club di Milano dove ho concluso la stagione 2014 di triathlon gareggiando nello sprint dell’11 ottobre.
La giornata piovosa e umida ha consigliato ad Amalia di restare a casa per cui, per la prima volta, sono partito da solo per l’avventura.

Tutto OK, nessun intoppo!
Tra l’altro, nonostante le pessime previsioni meteo, nel giorno della gara la pioggia è venuta giù solo a tratti senza condizionare troppo lo svolgimento.

 
 
 
 



 Data la concomitante ma giustificata assenza della “fotografa ufficiale” e del mio fan club, di questa gara ho solo qualche immagine selfie e delle altre scaricata dal sito della gara.
 
Ve le  mostro ugualmente quasi per ...obbligo giornalistico di cronaca!!!
Qui sono pronto per l'immersione in acqua...e per il via

Fasi della frazione natatoria




La piscina di 50 metri sembrava interminabile ....dato che sono abituato a nuotare in vasche corte.


E poi....in piscina ...le gomitate!!!!

Però...l'ultimo bagno all'aperto dell'anno.....è andato bene!!

 










Dopo il T1....con le maniche lunghe....






T1 volutamente disastroso!!!
Quasi 5 minuti per indossare la maglia a maniche lunghe (..con poi sopra il body 2 pezzi) data la temperatura (15°C) non proprio adatta a viaggiare a più di 30Km all’ora!



Però ho recuperato molto nel T2 e soprattutto nel tratto di corsa dove ho spinto parecchio quasi senza sentire, nelle gambe, la fatica del tratto in bici fatto quasi a tutta.
 
 


In bici....sono riuscito a stare in un gruppetto (a volte ho anche ...tirato!!)


Tempo finale: 1h e 20min, nell’unica gara sprint dell’anno! 



Adesso la stagione del swim-bike-run ha pronunciato il THE END!!!
Il borsone con tutto il materiale per il triathlon (muta, body, cuffie, occhialini, etc, etc, ) l’ho già riposto in cantina….con qualche lacrimuccia simile a quella dei catanesi quando il 6 febbraio ripongono S. Agata in Chiesa dopo la festa. 
Bisognerà aspettare circa 8 mesi prima di riassaporare il profumo gommoso della muta e l’acqua dolciastra del lago……per la prima gara 2015 che, ovviamente, non ho proprio idea di quale sarà!
Nel frattempo....allenamenti e gare di running!!!!










Intanto, che ci crediate o no, sto timidamente provando a convincere Amalia a non essere solo la fotografa sportiva delle mie gare.
Infatti...oggi, domenica 19 ottobre 2014, dopo alcuni allenamenti abbastanza regolari…..abbiamo “esordito” nella prima gara podistica corsa assieme!



C’era più di un motivo per provare a correre con un pettorale attaccato addosso i 3.5Km della Corsa per la Pace di Cinisello Balsamo.

Primo, perché il ricavato andrà ad Emergency per la costruzione di un ospedale in Repubblica Centrafricana;
poi perché si correva all’interno del Parco Nord di Milano….ossia il “nostro parco” dato che abbiamo vissuto quasi 4 anni nella vicinissima Bresso;
infine perché la distanza di gara era della lunghezza ideale per iniziare!

 
Risultato?
Gara completata in “controllo” senza affanni particolari ….con molti atleti arrivati prima…ma anche altri dietro.


E comunque….anche per me che sono ormai un atleta di lunga data….l’obiettivo principale è il divertimento unito alla conquista del famigerato “pacco gara”!!!!


 
Molto probabilmente di tali appuntamenti ce ne saranno ancora…..e per questo e altro…vi rimando ai prossimi racconti!!!
Grazie a tutti per essere arrivati....alla frase conclusiva di questo POST!!!!
Buon autunno a tutti!!!!!