mercoledì 20 dicembre 2023

E' una storia che ha per luogo, San Vito e l'anno del Signore, duemilaventitrè, storia di sport e di famiglia....

Ottobre 2023. Quarto triathlon Medio (70.3) della mia modestissima carriera….di autodidatta “puro”.

In questo sport non si improvvisa nulla !!!

Bisogna studiare, documentarsi e fare esperienza per "dotarsi" di quell' indispensabile bagaglio di conoscenze a riguardo di preparazione, allenamento, nutrizione, gestione degli sforzi e via dicendo.

Anche su questa materia vale la regola del “non si finisce mai di imparare”

Quest’anno, nell”intorno” del Triathlon Medio di Peschiera sul Garda ho aggiunto qualche altro paragrafo a quel bagaglio….alla voce “dolore laterale al ginocchio”


Questione di fascia lata….questa “misteriosa” parte del corpo dalla doppia anima (un po’ tendine un po’ muscolo) che pertanto si porta dietro tutte assieme le problematiche dell’uno e dell’altro.

Mentre il muscolo ha una “risposta corta” alle sollecitazioni stressanti (della serie che uno strappo lo senti subito nella sua manifestazione dolorosa) il tendine risponde con piu’ “lentezza”. Accumula lo stress, magari dovuto a dei movimenti sbagliati, resta silente per un certo tempo….per poi presentare il conto all’improvviso!

Ed e’ cosi’ che in una mattina di fine luglio (proprio mentre diventavo zio per la quarta volta)….la sveglia mi mette di fronte l’indesiderato e sintomatico fastidio!

E pensare che stavo gestendo (con successo) un altro distretto “maledettamente critico” per noi sportivi…quello del fascio plantare.

Per chi non lo sapesse….la fascia lata riguarda la gamba…dall'anca al ginocchio e nella sua parte tendinea, si inserisce lateralmente al ginocchio stesso.
Quindi si becca tutti i movimenti che questa articolazione svolge.

Per dare un’idea di quanto lavori…..parliamo di qualche decina di migliaia di piegamenti al giorno per chi corre e pedala!

Per star lontano dagli infortuni debilitanti serve stabilire con lei un legame quasi amoroso……prendendosene cura anche se spesso viene voglia di mandarla al diavolo di santa ragione!

Soprattutto a 51 anni!


“Lata”….deriva da estesa….e quindi difficile da allungare con lo stretching. Qualcosa si riesce comunque a fare anche usando il roller foam…..ma non basta!

Il resto lo fa l’irrobustimento della parte muscolare del fascio…con esercizi specifici da eseguire almeno due volte a settimana con bande elastiche e carico naturale (Alessio docet)

Certo, serve tempo…tanto!

Tempo per la fascia lata......ma non solo...

Tempo per accudire il fascio plantare allungando e tenendo elastico il polpaccio....una volta appreso che la pianta del piede altro non e’ che la continuazione del tendine d’Achille!

E poi….serve tempo per mantenere tonico il “core” (ossia il nucleo muscolare del corpo…a partire dagli addominali)

Insomma….serve tempo per tutto!!!!

Ma soprattutto serve “testa” nella gestione degli sforzi cercando di variare gli allenamenti esplorando tutti i livelli possibili di intensita’……soprattutto a 51 anni. 

Allenarsi sempre “a manetta” non e’ mai una cosa buona! 

Farlo dando al corpo il giusto mix tra forza e resistenza......tra qualità e quantita’ ....lo e’! 

Spesso si commette l’errore (mi ci metto dentro anche io….) di pretendere un po’ troppo dal proprio fisico dimenticando di non essere in lizza per l’oro olimpico…bensi per l’altrettanto preziosa medaglia di “finisher”

Morale della favola…. riducendo i carichi ad Agosto e “spendendo” l’intero mese di Settembre ad “innamorarmi” della mia fascia lata,  sono riuscito a presentarmi al via del Medio di Peschiera con una condizione complessivamente …..ottimale (termine da ingegneri….ma che rende l’idea)

Una condizione tale da finire la gara alla grande…con un crono di tutto rispetto (5h25m)….e soprattutto senza dolori!!

Con la medaglia da finisher al collo….del quarto triathlon medio della mia modestissima carriera!!!!!




La magia del Triathlon regala momenti indimenticabili

Ricordo ancora la mia prima gara....ormai più di 10 anni fa, quando questo sport era in espansione....ma non ai livelli di oggi.

Se ne parlava ancora troppo poco. Numero di atleti limitato e calendario gare ridotto.

La zona cambio....questa sconosciuta....la fascia elastica per il numero....cos'è?

Oggi se ne sa di più a tutti i livelli, le gare importanti finiscono in TV e nella propria cerchia di amici/atleti è quasi impossibile non trovarne almeno uno che non sia TRI!

E' uno sport complesso....certamente!

Ma è proprio per questo che attrae moltissimo.

Nuotare svincolati dal pensiero delle pallosissime vasche....immaginandosi gia in sella!

Pedalare senza obblighi di "gruppo", distribuendo lo sforzo...proiettandosi sulla frazione run.

Correre con il ritmo migliore possibile raccogliendo le energie per il gran finale pensando solo ed esclusivamente al momento magico del taglio del traguardo.

Ma non finisce mica qui!

C'è da recuperare la bici e tutto il materiale in zona cambio.

Si ripercorre con la mente tutta la gara, scambiando pareri e impressioni con gli altri...godendosi quegli unici e meravigliosi minuti del "dopo" in cui si ripensa al "prima"...a tutti gli allenamenti e sacrifici fatti per essere li. 

Seduti a terra stanchi...bagnati fradici di sudore...affaticati ma ancora in grado di accennare un sorriso soddisfatto appena nascosto dall'asciugamano.
Il tutto...a poche decine di metri dal traguardo tagliato qualche minuto prima...consapevoli che, qualunque sia stata la distanza di gara, averla conclusa fa rientrare tutto nei confini dell'impresa!

Tutto fantastico!

Oggi però sono qui per raccontarvi, anche con l'aiuto delle immagini, una storia personalmente molto importante....e che profuma molto di "impresa"!!

Cosa serve come sfondo?

Fate voi! Io suggerirei una gara di Triathlon....Sprint 

Dove? In Sicilia....San Vito Lo Capo, tanto per gradire!

Quando? Perchè no a metà ottobre? Periodo ancora estivo (credeteci o no....ma è così)

Chi siamo?

Beh qui, l'elenco è lungo!

C'è chi gareggia ormai da veterano e chi esordisce.

C'è chi propone, motiva e convince e chi accetta la "sfida" con qualche dubbio, ma via via con crescente convinzione!

L'attesa passata tra allenamenti, scambi di opinioni....preoccupazioni, momenti up, momenti down ...ma con in testa una sola data: 15 Ottobre 2023!

E' l'organizzazione, dove la mettiamo?

Si perchè....questa storia ha scelto lo sport solo come favoloso sfondo.
Tutto il resto è Famiglia!!!

Serve una location che accolga confortevolmente tutti....dalla più grande.....fino all'ultimo arrivato!

Un "quartier generale" in cui passare qualche giorno di sana "evasione"....tutti assieme!

Chi parte da Milazzo, chi parte da Milano, chi in macchina, chi in aereo.

Chi si deve portare dietro bicicletta e altri "attrezzi" sportivi, chi invece per la prima volta riempie il bagagliaio con passeggino, biberon e pannolini!

Ci sono tifosi, curiosi, supporter comprovati.....altri un pò meno esperti ma che ringrazieranno a lungo il triathlon per quei momenti.


Serve un regista che supervisioni il tutto.....perchè le incognite non sono poche.

Per realizzarsi in pieno, il progetto deve superare diversi ostacoli.

In primis...allenarsi, possibilmente senza intoppi, per essere nella giusta condizione alla partenza dalla spiaggia di San Vito

La gara avrà le sue difficoltà e l'esordio non è mai scontato per nessuno.
Il triathlon, più di qualunque altro sport, ti porta fuori dalla "zona di comfort" per condurti in un terreno insolito in cui muoversi al meglio sicuri dei propri mezzi e forti delle proprie certezze. 

Si sperimenta l' "ansia" come qualcosa di inevitabile, nello sport come nella vita.

In tema organizzativo....le preoccupazioni maggiori riguardano il resto della truppa! 

Bambini che vanno a scuola....a rischio di malesseri da contagio....bambino...fesco fresco..di neanche 3 mesi che mette piede fuori casa per la prima volta.

E...per chi parte da Milano....che qualcuno preghi che gli aeroporti "funzionino" visti i recenti disastri di Catania e Palermo....


E se poi fa un tempo del cavolo? Come la gestiamo con 11 persone in trasferta? Io odio la pioggia!!!

E invece.......il 14 ottobre c'è un sole che "spacca le pietre" a San Vito Lo Capo....provincia di Trapani.

I milanesi sono già arrivati in aereo da Palermo....
Piantata già la bandiera nello stabile con 4 camere che sembra proprio il luogo perfetto per un "ritiro" sportivo a carattere familiare.

Le previsioni meteo non possono essere migliori....

Il regista ha fatto si che i tutti i bimbi, sia gli scolari che il neonato, stiano alla grande....spendendo qualche parola anche per tutti gli altri "grandicelli" della spedizione, atleti e non....che comunque ne avevano di bisogno!

Gli atleti sono in discreta forma....pronti per la ricognizione pre-gara.
Le biciclette (una noleggiata in loco, l'altra di proprietà trasportata in macchina) sembrano funzionare...o quasi! 

Ci ritroviamo tutti li...a pochi passi dallo Zingaro....tutti in pantaloncini e maglietta come fosse pieno agosto!

Proprio come l'avevamo sognato!!




Il regista dall'alto aveva previsto che le discussioni tecnico/sportive pre-gara (in cui sicuramente avrebbe voluto metterci becco...) si alternassero ai biberon da somministrare al più piccolo dei tifosi.

Un week end di "mare" passato lontano da Milazzo...gustando specialità trapanesi in giro per le strade...senza cucinare!

Beh.....chi il giorno dopo deve gareggiare...sta un attimino un pò più attento....ma solo un pò!

Passano le ore....la sera si avvicina....il giorno dopo sarà quello della gara

....Sveglia presto per gli atleti. 

Grande concentrazione!
Il week end è perfetto, atmosfera gioiosa...tutto intorno è allegro ed elettrizzante...ma la gara è gara!

Atleti da una parte....supporters dall'altra....come è giusto che sia!

Si aggiungono anche carissimi amici...anche lori divisi fra chi gareggia e chi fa il tifo...si crea un bel gruppo affiatato di fans.


La spiaggia sembra "l'ombelico del mondo"....musica, speaker, sponsor.

Adrenalina al top, ansia da prestazione che affiora in tutti...soprattutto in chi è all'esordio assoluto.


Le attese non sono mai banali tra la zona cambio da preparare e il count-down aspettando il via.

Fa tutto parte del "gioco"....e chissenefrega se a breve faremo i conti con sua maestà la Fatica (come a me piace chiamarla).

Come dico sempre.....se volevo giocare facile mi sceglievo un altro sport!

La tromba suona e si parte! Il mare fa venire i brividi...non perchè freddo, ma in quanto meraviglioso!

Il rettangolo a nuoto da 750 metri vola via veloce tra le bracciate....anche senza nasello otturanarici!

Uno dei momenti più emozionanti della gara è il finale...quando si smette di nuotare mettendo la testa fuori dall'acqua, le orecchie si risvegliano tornando a sentire quei rumori che poco prima restavano "sordi" perchè bloccati nella plastica della cuffia e ovattati dalle onde.

Si prende la bici scoprendo che il percorso di San Vito è tutt'altro scorrevole.
Molto tecnico all'inizio e con un tratto di quasi 1Km in falsopiano a salire....in cui se non si pedala si torna indietro.


Non vediamo più Pietro...forse è avanti...o forse...no.

In bici soprattutto bisogna stare concentrati per cui meglio guardare sempre avanti alla ricerca del passo ideale... ossia quello che si pensa di mantenere fino alla fine senza bruciare le gambe.

20Km a quasi 30 all'ora di media...fanno 40 minuti di pedalata a contatto col mare.

Che spettacolo passare davanti ai nostri "specialissimi" tifosi che si alternano tra la strada e la spiaggia. 

L'avevamo detto.....E' piena estate!!!!

Con mio fratello, in allenamento, usciamo spesso in bici, pedalando anche a lungo. Ma farlo in gara ha un altro sapore....



Per 40 minuti ci regaliamo la sensazione di sentirci veramente "forti" e non importa se, ritornando in zona cambio, la maggior parte delle biciclette sono già tutte li!!


Per assecondare l'orgoglio bisogna pensare che c'è chi è ancora in sella....e noi invece stiamo iniziando la frazione di corsa in cui tentare di rimontare altre posizioni.

Vediamo finalmente Pietro...con un pò di sofferenza scolpita sul volto....ma da caparbio e deciso qual'è non ho ho dubbi sul fatto di vedere anche lui al traguardo.

Ci sono due fratelli di una società di Catania...si chiamano Condorelli che mettono le scarpe da corsa uscendo dalla ZC una ventina di secondi prima di noi....Depasquale.

Inizia la sfida nella sfida!!!

Il primo mezzo giro a piedi serve per capire tante cose.
I Condorelli ne avranno già fatte abbastanza di queste gare per cui vanno regolari e guadagnano ancora qualcosa.

Con un pettorale addosso è tutto diverso dagli allenamenti....

Dobbiamo solo capire a che andatura le gambe ci permettono di correre!

Il Faro di San Vito è un punto di riferimento per tutti naviganti.....passarci vicino fa impressione!
Quasi con seggezione....lo saluto al primo passaggio dicendogli: "se al prossimo giro, quando ti vedremo di nuovo, staremo ancora bene....proveremo ad attaccare"

Il tratto "desertico" che precede il secondo e ultimo passaggio sotto il Faro segna la svolta.

I passi "pesanti" ma in spinta in quei 30 metri di sola sabbia servono per scrollarsi di dosso le sensazioni pessimistiche e "conservatrici" di Alessio.

La gara è gara!!!!

Anche lui capisce che abbiamo nelle gambe i margini per far salire il ritmo negli ultimi 2Km di che riportano al centro di San Vito dove è posizionato, ad attenderci, lo striscione del traguardo. 

Piano piano mettiamo i fratelli Condorelli sotto mira....i secondi di distanza diminuiscono per azzerarsi proprio nel rettilineo in cui superiamo sia loro che anche qualcun'altro.....come si dice in Sicilia..."recuperato....strada strada".


Finita!!!!

Finita bene!!!! Sfida vinta!!

Perche'....ci sono tante sfide sportive dentro quella generale. 

Le premiazioni dei primi sono forse già finite, molti sono già a fare la doccia...o meglio il bagno a mare!

Ma stazionando sul traguardo ne arrivano altri....bravissimi, sorridenti....e tutti dietro di noi. La soddisfazione aumenta!

Diamo un occhio veloce al tempo finale....1h e 21m è un crono molto in linea con le attese, soprattutto se ottenuto con la sensazione di essere anche andati al di la delle sensazioni della vigilia.

Poi arriva Pietro....stravolto ma con la sua proverbiale (e che tanto gli invidio) freschezza di spirito!
Anche lui è un finisher! Secondo triathlon in cassaforte!

Ma la vittoria vera è essere li, sotto il traguardo appena tagliato. 

Essere li, raggiunti da tutti i supporters familiari compreso "l'ultimo arrivato"...felicemente spaesato ma sorridente!



Essere li pronti per il meritatissimo pranzo a base di cous-cous che ci mette tutti attorno allo stesso tavolo a gustarci i sapori della terra che ci ospita!

Scorrono i titoli di coda....e il regista dall'alto ci guarda soddisfatto...pronto a proporre il secondo episodio della serie! Sta li seduto sulla sua famigerata sedia....con in mano la tavolozza per dare il prossimo ciak...

Appaiono i nomi dei Protagonisti.....in ordine sparso..... Mamma/Nonna Rosaria, Carmelo, Amalia, Alessio, Tiziana, Gabriella, Adriano, Giuseppe, Giulia, Samuele......gli amici Pietro, Giovanna e Francesco.............................................ed infine.....quello che ho chiamato "ultimo arrivato" proprio per dargli il massimo dell'importanza con la logica del "dulcis in fundo".....

Federico!!!!!



















Giunti a fine anno non possiamo dimenticare l'esperienza di un giorno vissuto con la Nazionale Italiana di Calcio a Milanello!

Per Samuele...(a detta sua) è stato il giorno più bello della vita....e come dargli torto.

Essere preso in braccio da Buffon e Spalletti non capita a tutti!!!













......ma adesso.....è tempo di Natale!!!!!

Auguri a tutti e arrivederci al 2024!!!!!!

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